'Memorie di paesaggio' di Sambenedetto e Rosato a usomagazzino
Otto lavori per raccontare gli ottant'anni di Rocco Sambenedetto, possono sembrare pochi eppure, Rosato non garantisce che il giorno dell'inaugurazione ci saranno ancora tutti gli otto lavori esposti: “quello che ci accomuna è un processo di dismissione e sottrazione continua, alla ricerca dello spazio autentico: il vuoto necessario”. E' questo un omaggio all'impegno costante e alla coerenza che hanno visto Rocco Sambenedetto attivo anche come operatore culturale con il suo spazio espositivo di Francavilla al mare: il modulo, dedicato alla sua passione per Le Corbusier, dove sono passati e si sono più volte fermati i suoi preferiti: Virgilio Guidi e Piero Guccione.
Alle carte segnate e dipinte di Sambenedetto si accostano le cose poggiate di Lúcio Rosato a raccontare di paesaggi quotidiani. Sui tavoli bianchi da pascolo, da lui stesso disegnati, sono poggiati i modelli in cemento di una piccola casa reiterata a stampo nella sequenza dei giorni, la sabbia del deserto conservata in un antico vetro di farmacia, la soglia verde (modello di studio per una porta dal cielo nell'aeroporto Malpensa a Milano), miamadremare (sasso in ceramica blu), mentre sul tavolo nero da pascolo è poggiato un calendario che giorno dopo giorno si assottiglia: dismissione del tempo o qualcosa che sto perdendo.
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