I disastri della guerra di Francisco Goya al Museo Paparella Treccia
Le attività espositive della Fondazione Museo Paparella Treccia proseguono con il ritorno di un artista che ha segnato la storia dell’arte mondiale producendo opere che hanno determinato il discrimine tra l’arte antica e l’arte moderna: Francisco Goya. È ormai trascorso quasi un decennio dalla mostra, ospitata dal museo, relativa alla serie delle incisioni sulla 'Tauromachia'; ora invece toccherà alla sua serie completa di 80 incisioni 'I disastri della guerra'.
Augusto Di Luzio, che è il presidente della Fondazione Paparella Treccia, spiega: "Tra le motivazioni che ci hanno spinto a scegliere questo soggetto vi è l’incresciosa contemporaneità con la guerra in corso in Ucraina e in altre parti del mondo, e inoltre quella di rendere evidenti le brutture e gli orrori dei conflitti armati. Queste incisioni illustrano, come lo stesso titolo della serie recita, scene belliche di grande drammaticità e violenza, perché lo stesso Goya con esse vuole far comprendere quanto assurdo e inaccettabile sia il ricorso alle armi. Si può affermare che queste opere rappresentano un incitamento alla pace, quasi un “inno” alla pace".
Questa mostra, come quella sulla Tauromachia, sarà curata dal critico d’arte Michele Tavola, oggi conservatore alle Gallerie dell’Accademia di Venezia: "Averlo come curatore dell’iniziativa, e come amico del nostro museo, rappresenta per noi grande motivo di orgoglio", aggiunge Di Luzio. "È il caso di ricordare che Francisco Goya è ritenuto universalmente, insieme con Rembrandt, Tiepolo, Manet, Picasso, Morandi, tra i più grandi incisori della storia dell’arte".
A tale riguardo, Di Luzio vuole citare una frase di Renato Guttuso su Goya, che diceva così: "Vi sono artisti che hanno la capacità di imporre, imprimere, nella memoria dei contemporanei e dei posteri, un’immagine condensata e siglata che sta tutta nel loro nome, quasi magicamente carico di un complesso potere evocativo: basta dire Caravaggio, Van Gogh, perché, d’un colpo, si presenti davanti a noi una sintesi tra artista, opera, personaggio, momento storico. Basta dire Goya".
Durante la visita alle opere di Goya si avrà la possibilità di ammirare la collezione di 151 esemplari di antiche maioliche di Castelli, prodotte tra il 1500 e il 1800, realizzate dai più grandi e famosi autori, fra i quali Francesco e Carlo Antonio Grue, quest’ultimo ritenuto universalmente il campione della Maiolica barocca castellana. La mostra sarà aperta al pubblico dal 4 marzo, giorno in cui si terrà il vernissage a partire dalle ore 16:30. Finissage domenica 18 giugno.