Seminario web "Cultura come cura" sabato 5 dicembre
Seminario web "Cultura come cura" sabato 5 dicembre. L’incontro è suddiviso in tre momenti. Nel primo, al mattino, dalle 10 alle 13 sono state invitate alcune personalità di interesse, a discutere delle questioni che ruotano attorno al tema generale della “rigenerazione urbana a base culturale” delle periferie urbane, a partire da alcuni testi di cui sono autori e di ricerche pubblicate o in corso. I temi/parole chiave sono “periferie”; “disuguaglianze”; “cittadinanza e beni comuni”; “rigenerazioni”, “mutualismo, cooperazione, impresa di comunità”. Tra le personalità coinvolte hanno già dato conferma di partecipazione:
- Carlo Cellamare, Francesco Montillo, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale, Universita? di Roma Sapienza
- Keti Lelo, Salvatore Monni, Federico Tomassi, Gruppo di Ricerca Le Mappe della disuguaglianza, Universita? Roma3
- Christian Raimo, insegnante, pubblicista, assessore alla cultura del V Municipio di Roma
- Alberto Campailla, presidente dell’associazione NonnaRoma, banco di mutuo soccorso, Roma
- Claudio Calvaresi e Laura Caruso, Associazione Lo Stato dei Luoghi
- Francesco Erbani, giornalista e pubblicista (La Repubblica)
- Massimiliano Monetti, ConfCooperative Abruzzo
Nella seconda parte e terza parte del seminario, nel pomeriggio, attraverso l’invito di numerosi responsabili dei progetti finanziati dal Piano Cultura Futuro Urbano, sezioni “Biblioteche Case di Cultura” e “Scuola attiva la cultura”, promosso dalla Dgcc del MiBact, dopo la presentazione del progetto Insegnalibro, apriamo il confronto e la riflessione su cosa siamo riusciti a realizzare, pur nelle difficoltà della pandemia, dei nostri progetti iniziali, e di come l’emergenza sanitaria, che è emergenza anche sociale, economica, e culturale, ha prodotto nuove riflessioni, nuove idee e nuovi possibili progetti come reazione alla crisi e riaffermazione dell’urgenza e dell’utilità delle pratiche culturali in contesti di disuguaglianza crescente.
È l’approccio che riecheggia nel titolo del seminario, Cultura come Cura, dove la cura “culturale" va intesa come tentativo di risposta alle le patologie croniche che caratterizzano i quartieri marginali, prioritari e complessi, di cui ci occupiamo (esclusione e segregazione sociale, abbandono ed elusione scolastica, disoccupazione, Neet e devianza giovanile, e molto altro), cui si aggiunge il fattore Covid, catalizzatore di quelle condizioni che sono probabilmente alla base dei tali patologie (disuguaglianze economiche e sociali, disuguaglianze di accesso ai beni comuni urbani, disuguaglianze di accesso alla rappresentanza politica e alla partecipazione, e molto altro).
Cultura, dunque, come condizione di opportunità, condizione di base e di ripartenza per il superamento di tali disuguaglianze. Nel corso dell’incontro si darà anche ampio spazio all’esposizione del progetto, attraverso la selezione delle azioni più rappresentative e soprattutto già realizzate, assieme ad una discussione finale, libera e aperta, e alle domande di tutti i partecipanti.