La saltarella di Amatrice, a Spoltore un laboratorio con Pino Gala
Si terrà a Spoltore sabato 12 febbraio, nella sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, il laboratorio sui balli e sui contesti culturali dell’Abruzzo, incentrato sulla Saltarella di Amatrice. Docenti: Pino Gala, antropologo della danza, e Tiziana Miniati, ricercatrice.
Programma
Qui di seguito gli appuntamenti previsti. Ore 15,30: iscrizioni, ore 16: lezione tecnica di saltarella di Amatrice, ore 18: lezione teorica con documenti video inediti, ore 18,45: lezione tecnica, ore 20: brindisi finale e saluti. Per poter partecipare al seminario bisogna prenotarsi telefonando o mandando msg ai seguenti numeri, oppure segnalando la propria presenza sull’evento di Facebook.
Info: 338-5619192 (Edgardo), 3476186994 (Tiziana), 347-5000000 (Pino). Organizzazione a cura dell'associazione I colori del territorio e dell'associazione culturale Taranta aps. Il laboratorio si svolgerà in sicurezza secondo le vigenti normative anticovid: green pass, mascherina, igienizzazione delle mani, preferenza per figure coreutiche distanziate (all'antica).
Amatrice e la sua Saltarella
Oggi, quando si parla di Amatrice, un pensiero amaro di tutti va al terremoto che l'ha rasa al suolo nell'agosto del 2016. Lo sconvolgimento socio-economico e culturale che ne è derivato ha prodotto una dispersione di molti suoi abitanti, la fine di una vita sociale di paese, il blocco di tante sue attività e il cadenzare solito della quotidianità feriale e festiva. Anche le sue tradizioni, conservate gelosamente, hanno risentito della lacerazione di un tessuto civile. Amatrice era uno scrigno di preziose testimonianze canore, etnomusicali ed etnocoreutiche: canti a braccio, ciaramella, tamburrella, organetto e saltarella erano i suoi gioielli migliori.
Il repertorio di ballo
Amatrice e il suo territorio dell’alta valle del Velino hanno fatto parte dell’Abruzzo e al Regno delle due Sicilie fino al 1927.
Dal 1981 studiamo un caso di eccellenza della danza popolare italiana: una "saltarella" (gli anziani usano ancora il femminile) complessa e virtuosistica, ma soprattutto ancora viva. Si tratta di una danza di coppia complessa, densa e di rapida esecuzione (ogni coppia compie la sua esecuzione fra 35-45 secondi), dunque esige una preparazione precisa e puntuale di ogni sua componente strutturale e cinetica.
Il seminario prevede lo studio di tutte le parti coreografiche e della discreta varietà di passi e tipi di giro.
Il nostro rapporto con l'alta Sabina è dunque quasi quarantennale. Per sette anni abbiamo organizzato proprio ad Amatrice la rassegna di "Estadanza" con studio particolareggiato della sua saltarella, abbiamo prodotto un album digitale con le musiche locali e curato le rappresentazioni del gruppo folklorico “Ma-tru”. Ancora oggi restiamo in continuo contatto con ballerini e suonatori. Diffondendo il loro ballo rendiamo merito alla resistenza culturale di quelle comunità, che oggi vivono una triste esperienza di dispersione e di difficoltà a ricreare una convivenza sociale, a causa del tremendo terremoto di quasi 6 anni or sono.