Roberto Barbolini presenta “Vampiri conosciuti di persona” al Mediamuseum
Marco Presutti, Simone Gambacorta ed Andrea Gialloreto converseranno con Roberto Barbolini, prendendo spunto dal suo ultimo libro “Vampiri conosciuti di persona” edito da La Nave di Teseo. L’incontro è promosso ed organizzato dalla Fondazione Tiboni per la cultura e dall’Istituto nazionale di Studi crociani. Ingresso libero.
La scheda del libro
I vampiri di Barbolini sono i protagonisti dei suoi incontri più formidabili: aneddoti e avventure che si srotolano dall’appennino modenese al confine ungherese, dalla seconda guerra mondiale alla Transilvania, fin quasi a sfiorare la soglia dell’Aldilà.
Una caccia al tesoro improbabile attorno a un misterioso Stradivari; un simpatizzante nazista circonciso; il grande calciatore Puskas esule dalla sua Ungheria su una spiaggia di Bordighera; un viaggio di lavoro in Transilvania che si trasforma in una vera e propria caccia al vampiro. Per tacere della sfida alle sempre incombenti insidie del Dottor Morte. Brioso e malinconico, divertente e terribile, 'Vampiri conosciuti di persona' è un romanzo per frammenti, stupori e visioni, immersi nel fiume ironico e surreale della scrittura di Barbolini.
L’autore
Roberto Barbolini è tra gli scrittori italiani più riconosciuti, ma forse tra i meno conosciuti. Cesare Garboli l’ha definito «un Fellini della scrittura». Allievo di Luciano Anceschi all’Università e di Indro Montanelli nel giornalismo, ha lavorato con Giovanni Arpino alle pagine culturali del Giornale, è stato redattore e critico teatrale di Panorama e attualmente collabora al QN-Quotidiano nazionale. L’erotico, il poliziesco, il bizzarro, il comico e il fantastico sono da sempre al centro delle sue passioni di saggista e di narratore.
Con i racconti de 'La strada fantasma' ha vinto il premio Dessì e il premio Valle dei Trulli, con i saggi di Stephen King contro il Gruppo 63 è stato finalista al premio Viareggio. Ha pubblicato presso i principali editori italiani, da Mondadori a Rizzoli, da Longanesi a Garzanti, ma non disdegna i capitani coraggiosi della piccola editoria, da Guaraldi a Greco&Greco a La Nave di Teseo. Fra i suoi romanzi ama ricordare Il punteggio di Vienna, Piccola città bastardo posto, Ricette di famiglia, Provaci ancora, Radetzky e L’uovo di colombo.