Venerdì 2 giugno la presentazione del libro "Spoltore nella resistenza"
Giovedì 2 giugno, in occasione della 76esima giornata celebrativa della Repubblica Italiana, a Spoltore verrà presentato il libro "Spoltore nella resistenza", a cura di Jörg Christoph Grünert, Cam Lecce, Nicola Palombaro e Luca Prosperi. Il libro racconta la ricerca, a metà tra saggio storico e inchiesta giornalistica, sulla banda partigiana di Spoltore attiva dall’8 settembre 1943 al 10 giugno 1944.
La pubblicazione ha il pregio di aver riunito per la prima volta documenti e fonti storiche sulla banda partigiana spoltorese. Appuntamento importante della manifestazione, prima della presentazione del libro, sarà la consegna affidata al sindaco Luciano Di Lorito di una pergamena celebrativa all’ultimo partigiano vivente della banda di Spoltore, il 97enne Alberto D’Anniballe, nella sua abitazione.
Il programma prevede alle ore 16 la consegna della Pergamena al partigiano Alberto D’Anniballe, nella sua abitazione, dopo di che alle ore 16.30 ci si sposterà nella sala consiliare del Comune per i saluti del sindaco Luciano Di Lorito e delle Autorità invitate; seguirà alle ore 17.30 la presentazione del libro “Spoltore nella Resistenza”, a cura di Jörg Christoph Grünert, Cam Lecce, Nicola Palombaro e Luca Prosperi. Infine alle ore 18,30 ci sarà la consegna di copie del libro alle studentesse e agli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo statale “Dante Alighieri” di Spoltore, nonché alla cittadinanza presente.
Costruita attraverso documenti e testimonianze, a partire dalla relazione che l’allora sindaco di Pescara Italo Giovannucci firmò il 26 giugno 1944 sulla formazione di Spoltore, questa pubblicazione restituisce un importante pezzo di storia nel contesto della guerra di Liberazione in Abruzzo. La formazione spoltorese era infatti integrata in un sistema di relazioni con il territorio e con quanti lo occupavano nel periodo bellico.
Altra fonte primaria per il racconto delle vicende della Banda è stata la riscoperta del diario di “Sisino” Tommaso Paloscia, uno dei principali protagonisti della vicenda resistenziale di Spoltore, che è servito a confermare in modo autonomo quanto emerso nei documenti, rintracciati nell’Archivio Centrale dello Stato di Roma nel fondo Ricompart. Come scritto nel diario di Paloscia, la principale richiesta avanzata dagli Alleati alla formazione partigiana spoltorese, per mezzo dei paracadutisti inviati nei territori occupati, non prevedeva azioni di guerra, ma un contributo logistico per la salvezza degli ex prigionieri, atti di sabotaggio e la sottrazione di armi.