Le polizie nell'Italia repubblicana, convegno alla Fondazione Pescarabruzzo
Torna il tradizionale convegno nazionale di storia contemporanea organizzato dalla Fondazione Brigata Maiella. Per il 23 e 24 marzo alcuni tra i più noti tra storici, docenti universitari e ricercatori indipendenti, provenienti da tutta Italia, si sono dati appuntamento a Pescara per discutere di Ordine pubblico nella democrazia e nella storia delle istituzioni italiane. Un tema finora abbastanza trascurato dagli studi storici, che soltanto da un paio di decenni sta offrendo nuovi orizzonti conoscitivi ed interpretativi, grazie a ricerche innovative provenienti anche da discipline diverse.
Nell’Italia del secondo dopoguerra la peculiarità più evidente riguardo ai problemi delle polizie è costituita dalle dimensioni enormi del comparto forze dell’ordine e dalle sue condizioni: un grande insieme, spesso inefficace, confuso e frammentato. Le molte polizie, dipendenti da diversi ministeri e con compiti spesso sovrapposti, hanno una consistenza totale di organico senza eguali tra i paesi dell’Europa occidentale, senza per questo ottenere risultati commisurati alla loro forza numerica. In diverse inchieste giornalistiche, nel corso del tempo, l’Italia è spesso stata definita il Paese delle “troppe polizie”: carabinieri, guardie di Ps, finanzieri, guardie forestali, capitanerie di porto, agenti di custodia e vigili urbani si muovono su scenari spesso sovrapposti senza un coordinamento efficace.
Ma ciò che ha sempre destato la maggiore preoccupazione è il mancato collegamento tra l’Arma dei Carabinieri e la Ps, due istituzioni con compiti che in gran parte tendono a sovrapporsi. Qual è stata l’evoluzione avvenuta nell’ormai lungo percorso repubblicano? Dove si colloca il confine tra sicurezza e democrazia? E quanto peso hanno avuto le polizie nella storia unitaria? Grandi questioni, che interessano profondamente anche la nostra attualità e i modi nei quali le democrazie gestiscono il dissenso al proprio interno e si confrontano con esso.
Grazie al comitato scientifico composto da Nicola Labanca, Michele Di Giorgio ed Enzo Fimiani, per la prima volta si offre alla discussione pubblica la storia delle forze dell’ordine nel loro complesso, intese nell’accezione più larga e in una prospettiva cronologica ampia e interdisciplinare. In allegato il programma completo. Sarà possibile seguire il convegno sia in presenza, in Fondazione Pescarabruzzo, sia in streaming sulla pagina facebook della Fondazione Brigata Maiella.