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Cultura Moscufo

Ricordi e tradizioni, al “Frantoio delle idee” il matrimonio tra musica e poesia

Ieri a Moscufo si è tenuto un evento curato dall’Associazione Cultour. Un omaggio alla bellezza del vero e autentico mondo delle emozioni ma, anche, dei ricordi. L'incontro è stato moderato da Alessandra Renzetti

Ier al “Frantoio delle idee” si è tenuta una serata tra antichi sapori e ricordi legati al territorio di Moscufo. L'evento è stato curato dall’Associazione Cultour Moscufo con la collaborazione del Moscufo Gospel Choir del presidente Domenico Luciani e il patrocinio dello stesso Comune di Moscufo.

“Una serata dedicata alle emozioni – ha spiegato il presidente dell’Associazione Cultour Moscufo Domenico Ferri – È stata proprio la grande partecipazione del pubblico a far capire che a Moscufo regna un profondo valore: la condivisione. Infatti gli artisti attraverso la forza delle parole sono riusciti a descrivere luoghi, cose e persone che appartengono al nostro territorio sia nel passato che nel presente e tutti insieme abbiamo condiviso, appunto l’emozione scaturita dal ricordo del nostro bagaglio culturale in tutte le sue forme e dalla bellezza delle nostre risorse. Le parole, con il loro dolce suono, sono state accompagnate dal ritmo della musica, si sono palesate davanti a noi, ed hanno abbracciato le nostre anime idealmente”.

Al centro dell’evento, moderato da Alessandra Renzetti, vere immagini di tempi andati: quegli sguardi fugaci in via Roma, odori e sapori in tempo di raccolta di olive, feste e canti nel periodo di “trescature”, l’acqua pura, limpida, sacra che zampillava dalla fontana di piazza Castello; e poi l’amore, celebrato in ogni sua forma attraverso la poesia scritta in modo minuzioso e rievocativo proprio dai cittadini di Moscufo che hanno voluto celebrare il loro territorio ed i loro cari, forse non presenti fisicamente, ma sempre vigili nei loro cuori desiderosi di raccontare nuove impressioni.

Tutto questo ha caratterizzato l’evento dal titolo “Musica e poesia”, omaggio alla bellezza del vero e autentico mondo delle emozioni ma, anche, dei ricordi. Complice della serata la musica: sono stati il Professor Alessandro Cavallucci alla chitarra e Manuela Fragassi all’arpa, ad accompagnare i versi con brani famosi della tradizione popolare e non solo; le note dolci e talvolta malinconiche hanno regalato un’atmosfera intima e sentita all’evento iniziato proprio con una risposta alla domanda rivolta a Cavallucci, “la musica puo’far male, perché talvolta va a risvegliare tutto ciò che custodiamo gelosamente nel nostro cuore e che ci manca”.

Al centro della sala una comunità riunitasi per celebrare le proprie radici grazie al genio artistico di poeti locali: si sono messi in gioco Tiziana Ferri con “La trescature” ed un recente elaborato gentilmente condiviso con il pubblico, Renata Ferri con “Lu trappete”, Valentino Ceneri con “Se scrivo” poesia letta direttamente da “Lu Setacce” che ha dato l’impronta al territorio di Moscufo negli anni, Donato Di Marzio con “La bella vite” che ha garantito anche una riflessione sui tempi moderni, Vincenzo Pannese con “La bella addormentata” una dedica all’immagine più autentica dell’Abruzzo montano noto anche al mondo.

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