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Fotografia di alto livello: grande successo per l'incontro sul sensore Foveon

L'evento è stato voluto da Nadir Magazine ed è stato condotto da Rino Giardiello. A breve ne verrà organizzato un altro, sempre a Pescara

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Si è tenuto nei giorni scorsi il 1° incontro Foveon organizzato a Pescara da Nadir Magazine e tenuto da Rino Giardiello, esperto utilizzatore delle fotocamere dotate di sensore Foveon in campo professionale, e Paolo Iammarrone, fotografo professionista che ha messo a disposizione il suo studio e spiegato l'utilizzo delle luci nel ritratto. Per rendere più "leggero" un incontro che altrimenti sarebbe stato soprattutto tecnico e tramutare la teoria in realtà pratica sul campo, erano presenti due belle modelle - Zina e Natalia - truccate in maniera creativa dalla make-up artist Natalia Yastremskaia.

I partecipanti hanno avuto modo di provare la fotocamera Sigma sd Quattro messa a disposizione da Rino Giardiello con alcune eccellenti ottiche Sigma della prestigiosa serie Art inviate per l'occasione da MTrading. Impressionante la resa del Foveon abbinato ad ottiche di qualità come il 18-35 F/1.8, il 50 F/1.4 ed il 50-100 F/1.8, obiettivi tra l'altro già molto apprezzati anche su altre fotocamere.

L'intervento iniziale di Giardiello sul Foveon, le fotocamere Sigma e le loro peculiarità di utilizzo ha suscitato curiosità e domande, specialmente da parte di alcuni fotografi venuti da molto lontano proprio perché desiderosi di saperne di più, in particolare sul programma di postproduzione Sigma Photo Pro.

Paolo Iammarrone, dopo una breve spiegazione sull'utilizzo delle luci flash e degli illuminatori a luce continua della Godox (sia a LED che a luce fluorescente), ha lasciato libero il campo ai fotografi che si sono dedicati alle due modelle provando fotocamere e obiettivi. Vista l'affluenza di partecipanti superiore al numero previsto e le ridotte dimensioni dello studio, è stato necessario dividerli in piccoli gruppi e farli alternare davanti al set.

Tuttavia, in tal modo ognuno ha potuto anche disporre in maniera più personale delle luci e delle modelle. Le ore sono volate via fin troppo in fretta con la promessa conclusiva di un secondo incontro a Pescara o in un'altra città. E' stato Maurizio D'Amato a documentare l'incontro.

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