Una branda, uno sgabello e un’inferriata: "Il mondo degli altri" in piazza Sacro Cuore
Sabato 21 ottobre a Pescara l’associazione Voci di dentro porta in mostra la cella di un carcere: una branda, una materasso, uno sgabello e un’inferriata. Sarà la rappresentazione della pena e della vita per chi è stato riconosciuto colpevole di un reato e per questo detenuto all’interno di un’istituzione che non rieduca come vorrebbe l’articolo 27 della Costituzione.
Ma sarà anche l’occasione per mostrare il lavoro di Voci di dentro e “La città”, progetto sperimentale avviato in accordo con l’amministrazione penitenziaria di Pescara e con l’apporto concreto del personale dell’area educativa e degli stessi agenti di polizia penitenziaria, grazie al quale in questi ultimi tre anni sono stati avviati una moltitudine di laboratori (sartoria, hobbistica, teatro, fotografia, disegno, musica, cinema, scrittura creativa).
Tutti i giorni, volontari e studenti tirocinanti dell’Università d’Annunzio, operano in un capannone dentro il carcere ma fuori dall’area delle sezioni e delle celle, per costruire e praticare con gli stessi detenuti una nuova realtà, per un futuro diverso da quello passato dove al centro di tutto c’è la regola e il rispetto degli altri. Per un cambiamento che interrompa quel meccanismo che li riporta dentro una cella.