Al festival Solstizio/Equinozio si presenta “Tutto così in fretta” di Paolo Mastri
Si terrà nell'ambito del festival Solstizio/Equinozio la presentazione di “Tutto così in fretta”, il primo romanzo di Paolo Mastri edito da Ianieri in cui si intrecciano, tra trame occulte e dietrologie degli anni di piombo, tra finzione narrativa e strategia del terrore, la storia della città di Pescara nel suo pieno boom economico e la storia politica dell’Italia.
Mastri, capo della redazione pescarese de “Il Messaggero”, sarà all’Aurum domenica 1° luglio alle ore 21.15 (Sala Tosti). All’evento interverranno Licio Di Biase e Roberto Melchiorre.
Gli appuntamenti di "Solstizio/Equinozio" domenica 1° luglio
ore 18 - Sala Tosti
Presentazione mostra “La prima volta di Marbel”
a cura di Erminia Turilli
Sala Alambicchi 1/11 luglio
ore 18 - Sala d’Annunzio
Inaugurazione mostra antologica dedicata a “Vincenzo Di Giosaffatte” (1/13 luglio 2018)
Organizzazione: Leonardo Paglialonga
ore 21.15 - Sala Tosti
Presentazione del volume di Paolo Mastri
“Tutto così in fretta” – edizioni Ianieri
Il libro
Attingendo dai documenti della commissione bicamerale d’inchiesta sul rapimento e l’omicidio di Aldo Moro, Paolo Mastri, che da oltre trent’anni si occupa dei principali fatti della cronaca giudiziaria, economica e politica dell’Abruzzo – si confronta con quei 55 giorni che cambiarono la storia d’Italia, quegli anni destabilizzanti in cui l’Italia repubblicana, in cui tutti, persero l’innocenza.
Mancano meno di otto ore al rapimento di Aldo Moro e all’uccisione dei cinque uomini della sua scorta quando il sostituto procuratore della Repubblica Massimiliano Prati viene ucciso sotto casa dell’amante Silvana Di Labio, vedova del costruttore più in vista della città. Testimone oculare del delitto è Roberto Tintori, il sarto della Pescara bene, da due mesi ingaggiato come informatore del Sisde sotto la pressione di un ricatto. Sul caso indaga il capitano Luise, il capo centro del servizio segreto interno, fino a quel momento alle prese con le indagini su un misterioso assalto all’armeria della Polizia ferroviaria, dietro il quale si intuisce l’ombra di Riccardo Venturi, l’imprendibile terrorista nero implicato nella stagione delle stragi sui treni, custode del bottino della rapina del secolo.
Il filo invisibile che lega gli avvenimenti di quel marzo 1978 arriva fino al peccato originale della città protagonista del più formidabile miracolo economico del dopoguerra e all’ultimo dei suoi segreti: un ricchissimo affare, forse il più ricco di tutti, che sta prendendo forma all’ombra di un patto folle in grado di minare la sicurezza nazionale più di terrorismo e trame golpiste.
La verità nascosta in quattro cassette di sicurezza sembra essere a un passo, ma, nei 55 giorni seguenti, fino a quel tragico 9 maggio, l’impazzimento politico e istituzionale provocato dai registi occulti del caso Moro ostacola il lavoro del capitano Luise.
La scheda dell'autore
Paolo Mastri è nato a L’Aquila nel 1962. Per “Il Messaggero” ha firmato inchieste sugli intrecci tra politica e affari e sugli interessi della grande criminalità, dal narcotraffico all’ecobusiness, al riciclaggio di denaro nell’economia pulita. Scrittore, autore e conduttore di programmi televisivi, ha collaborato con “La Stampa” e la Rai.
Ha già pubblicato “3.32 L’Aquila - Gli allarmi inascoltati” e “Il Quinto Abruzzo”, per i quali ha raccolto riconoscimenti ai Premi Majella, Histonium, Lamerica, Nassiriya, Città di Cattolica, Giuseppe Giusti. Ha ricevuto inoltre il Premio Giornalistico Polidoro e il Premio Monte Strega.