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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Terzo appuntamento del festival Camino Contro Corrente In_sicurezza: il programma

l pomeriggio prende il via con "Colpo di spugna colpo di ferro", un'umoristica video cerimonia di igiene e profilassi a cura del Collettivo Rituale, con Stefano Bindi testo e voce off. E poi molto altro ancora

Si terrà sabato 19 dicembre alle ore 17 il terzo appuntamento del festival Camino Contro Corrente In_sicurezza, trasmesso in diretta online sul canale youtube di CaminoControCorrente, con accesso gratuito. Il pomeriggio prende il via con "Colpo di spugna colpo di ferro", un'umoristica videocerimonia di igiene e profilassi a cura del Collettivo Rituale, con Stefano Bindi testo e voce off. "Memorie di Ester", un breve video e progetto didattico dell' I.C. Polesella, I e II E con la regia di Laura Fasolin (in collegamento da Rovigo) menzione speciale al Premio Filmare la storia 17. La storia di Ester, una brava Piccola Italiana, al suo ultimo anno di scuola elementare che sognava di diventare atleta olimpica, ma che vede il suo sogno infrangersi il 17 novembre 1938, il giorno delle leggi razziali fasciste, senza capirne il perché.

Nel 1989 Ester tornerà a visitare la scuola rendendosi conto, lei sopravvissuta ai campi di concentramento, che iniziano a riecheggiare rigurgiti razzisti. A seguire il tutorial per concerti sicuri Music Kills, una divertente performance a cura del Collettivo Rituale con Caterina Sbrana voce off. Rotte mediterranee, concerto per flauto e pianoforte. Le Rotte mediterranee vogliono esplorare la koiné musicale e compositiva del mar Mediterraneo attraverso la scelta del flauto, strumento atmosferico ed evocativo per eccellenza, in solo o accompagnato dal pianoforte. Cinque i compositori che si e ci interrogano sul senso di una comune radice mediterranea: Diego Conti (Italia/Pescara), Stathis Gyftakis (Grecia/Kalamata), Doïna Rotaru (Romania/Bucarest), Carla Rebora (Italia/Torino) e Sara Carvalho (Portogallo/Porto) che saranno in collegamento con il festival. Al flauto Francesca Cescon, pianoforte Alessandro Segreto.

Don’t think of an Elephant, un'indagine fotografica di Diambra Mariani in collegamento da Barcellona, sulla percezione di insicurezza in Italia, dove un italiano su quattro ha paura di essere solo per strada la sera e uno su dieci non si sente tranquillo all’idea di restare a casa da solo malgrado il numero dei reati diminuisca; sul bisogno di armarsi, come risposta ad un sistema giudiziario giudicato incapace di tutelare i diritti, lento e costoso e che per l'EU Justice Scoreboard 2018 è all'ultimo posto nell'Unione Europea per efficienza e indipendenza dei tribunali; sull'introduzione della legge di "presunzione di legittima difesa" per la quale un individuo che uccide o danneggia un altro individuo all'interno della sua proprietà abbia agito per legittima difesa e non possa essere perseguito.

Tra i vincitori della Tokyo Photo Competition 2019, ha ottenuto una menzione d'onore al premio PX3, Le Prix de la Photographie de Paris ed è stato esposto a Tokyo, New York e in Irlanda nel 2019. The Shouting Valley è un video di Chiara Baldassari e Simonetta Della Croce sull'installazione di Riccardo Vaglini presentata a Pisa nel novembre 1999, testimonianza di un viaggio in Siria, nella Valle delle grida del Golan. In uno scantinato semidistrutto e buio viene “ricostruita” la vallata immensa, assolata, ventosa dove gruppi di famiglie arrivano ed iniziano a gridare, senza megafono, 500 metri da superare con la forza dei polmoni, aspettando che qualcuno risponda dall’altra parte, quella occupata dagli Israeliani.

L'appuntamento si conclude con Puer natus in Bethlehem, concerto natalizio per voce e virginale, che sarà l'occasione per la presentazione del primo cd che raccoglie la musica di un concerto eseguito al Camino Contro Corrente 2016 “Al giardino d'infanzia”. Le musiche sono di Riccardo Dapelo (collegato da Genova), Anonimo XIII sec., Luisa Antoni, Riccardo Vaglini, Sara Tozzato, Dietrich Buxtehude, Paolo Notargiacomo (collegato da Venezia), Gianantonio Rossi; eseguite dalla cantante e virginalista serba Marija Jovanović. Una riscrittura contemporanea del canto natalizio medievale per riallacciarsi alla prassi di aggiungere la propria elaborazione di un canto preesistente alla serie delle elaborazioni storiche, nell’intento di mantenere un legame diretto e vivo con una tradizione secolare.

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