A Pescara un convegno nazionale su "L'Italia repubblicana"
Confluiranno di nuovo a Pescara storici di rilievo nazionale e internazionale. Torna infatti il tradizionale convegno di storia contemporanea organizzato a fine d’anno dalla Fondazione Brigata Maiella. Il convegno, stavolta, è il primo appuntamento di un ciclo triennale di incontri (dicembre 2017-2018-2019), nel corso dei quali rileggere e ripensare, anche in forme critiche, la storia dell'Italia repubblicana. Attraverso settant'anni di storia, si vorrà definire un percorso tematico attento alle peculiarità della democrazia e della società, che sappia mettere in correlazione passato e presente.
Per capire l’Italia di oggi, infatti, occorre conoscere quei tempi. Nel corso delle due giornate di studio che si svolgeranno nella sala conferenze della Fondazione Pescarabruzzo venerdì 15 dicembre e sabato 16 dicembre gli storici, docenti universitari e ricercatori, provenienti da tutta Italia focalizzeranno l’attenzione sul periodo compreso tra il 1946 e il 1966, un arco temporale in cui si incontrano le storie delle generazioni del dopoguerra, che hanno vissuto la ricostruzione e il consolidamento delle istituzioni repubblicane.
Liberata e riunificata nella primavera del ’45 dall’avanzata degli Alleati e della insurrezione partigiana, l’Italia del 1946 è un Paese impegnato a ricostruire non solo la propria economia e le strutture politico-istituzionali ma anche l’identità nazionale e l’immaginario collettivo.
Gli interventi spazieranno dalle istituzioni democratico-parlamentari della prima Repubblica, segnate da un’impetuosa crescita della partecipazione politica, ai fattori nazionali ed internazionali che intervengono nella scelta d’integrazione nel campo occidentale dettata dal Patto Atlantico; dal ridefinirsi dei territori della Repubblica tra centro, periferie e autonomie locali, ai diritti politici e sociali, con particolare riferimento al rilancio della questione femminile; dal boom economico che ha cambiato i consumi e i costumi degli Italiani, accrescendo la prospettiva di benessere diffuso per finire ai nuovi riferimenti offerti dall’industria culturale con il boom della televisione e della musica leggera che ha posto le basi della moderna cultura di massa.
Generazioni, territori, istituzioni, donne, consumi e costumi. Per una ricognizione su tutte queste problematiche in un periodo cruciale della storia d’Italia che comprende la ricostruzione post bellica e l’affermarsi del miracolo economico e preannuncia il “Sessantotto”, si danno appuntamento a Pescara i maggiori studiosi nazionali: Maurizio Ridolfi, Mariuccia Salvati, Antonio Varsori, Guido Melis, Paolo Ghedda, Patrizia Gabrielli, Elda Guerra, Emanuela Scarpellini, Leonardo Campus e Giovanna Tosatti. I saluti di apertura dei lavori saranno portati da Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Brigata Maiella, e l’introduzione sarà curata dallo storico Enzo Fimiani del comitato scientifico della Fondazione stessa. Il convegno si svolge con il patrocinio della SISSCo (Società italiana per lo studio della Storia Contemporanea) e dello IASRIC (Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea).
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