Al Circus una cerimonia per il trentennale delle stragi di Capaci e via D'Amelio
Lunedì 23 maggio al teatro Circus di Pescara, a partire dalle ore 10, si terrà una cerimonia pubblica durante la quale verranno commemorate le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel trentennale delle stragi di mafia. L'evento è promosso dal Premio Borsellino in collaborazione con il Comune di Pescara, l’associazione nazionale magistrati e Scuola Zoo.
Parteciperanno, oltre al sindaco Carlo Masci e al prefetto Giancarlo Di Vincenzo, anche le autorità militari e i dirigenti e studenti degli istituti comprensivi del capoluogo, il procuratore Roberto Sparagna (Direzione nazionale Antimafia), Piergiorgio Morosini, sostituto procuratore alla Corte di Cassazione, Fabrizia Francabandera, presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Valentina D’Agostino, procuratore aggiunto di Ancona, e Luigi Savina, presidente del Premio Borsellino.
"Il Premio Borsellino – ha dichiarato il sindaco Masci – è di per sé un simbolo della lotta alla mafia perché ricorda a noi Paolo Borsellino ma, inevitabilmente, anche Capaci. La morte di questi due straordinari magistrati ha cambiato i termini della lotta alla mafia, sia per quello che hanno fatto che per quello che hanno subito. Si trattò di un momento tragico che però nel tempo ha funto da “spartiacque” tra “il prima” e “il dopo”, perché determinò la presa di coscienza civile contro le organizzazioni e il sistema mafioso che si fondava sulle azioni di individui che si facevano per di più chiamare “uomini d’onore”. Per tutto ciò che oggi rappresenta per Pescara il Premio Borsellino non finirà mai di ringraziare Leo Nodari e tutti coloro che lavorano all’organizzazione di eventi e di contenuti di tale rilievo".
"Avevo promesso al sindaco – ha aggiunto il fondatore del Premio Borsellino, Leo Nodari – che avremmo portato a Pescara il gotha dell’Antimafia, e oggi possiamo dire che questa è una certezza. La manifestazione del 23 maggio a Pescara sarà di altissimo livello perché innanzitutto mette insieme lo Stato e poi offre ai giovani la possibilità di confrontarsi con le istituzioni. Sarà infatti una delle tre o quattro tappe d’Italia che saranno seguite dalla Rai".