Roy Paci apre Pescara Jazz Off 2014 con l'energia sonora di 'CorLeone' martedì 1° aprile
Sarà Roy Paci ad aprire 'Pescara Jazz Off 2014' e lo farà con un progetto fuori dalle etichette e ricco di energia sonora come CorLeone. La nuova rassegna, promossa dall'Ente Manifestazioni Pescaresi con la collaborazione della Provincia di Pescara, prende il via quindi con un personaggio sfaccettato e capace di cogliere in maniera efficace quel nesso tra radici e contemporaneità alla base delle scelte presenti nel cartellone di Pescara Jazz Off 2014.
Il concerto si terrà all'Auditorium Flaiano di Pescara martedì 1° aprile e avrà inizio alle 21.15: il biglietto di ingresso alle singole serate costa 15 € ed è possibile anche fare l'abbonamento alle tre serate. CorLeone è, per molti versi, l'anima musicale di Roy Paci meno conosciuta al grande pubblico. Nel progetto, infatti il jazz sperimentale e d’avanguardia si unisce ai riferimenti alla no wave newyorkese, alle grandi contaminazioni di stile di progetti come Naked City di John Zorn e Fantomas e Mr. Bungle dell’amico Mike Patton, agli echi del Miles Davis elettrico, all’energia allo stato puro di Mongezi Feza, alla grande lezione di Lester Bowie e al rispetto assoluto per un suo contemporaneo e amico Dave Douglas.
Un background nel quale Paci non si improvvisa: la sua traiettoria inizia nel 1986, a soli 17 anni, grazie al sestetto As Sikilli del sassofonista Stefano Maltese il suo percorso nel jazz meno convenzionale. Seguono negli anni Zu e Trionacria, formazioni rispettivamente di jazzcore e jazz sperimentale da lui coofondate tra il 1997 e il 2001. The Ex & Brass Unbound e Mondo Cane, costituiscono altre esperienze importanti di questo percorso.
Il titolo del nuovo disco di CorLeone è Blaccahénze, parola che il trombettista ha prelevato dal dialetto di Montorio al Vomano e che sta a significare casino, bordello: un titolo che lascia capire, senza troppi giri di parole, come del jazz stereotipato ci sia ben poco. La musica sin dal primo impatto suona ruvida, bizzarra, deviante e talmente spiazzante che non tradisce le radici profonde del "terronismo" di Roy Paci.
Roy Paci ha coinvolto all’interno del progetto dei musicisti che hanno un’impronta musicale decisamente eterodossa, per ottenere un impatto spiazzante e non etichettabile. Le composizioni hanno volutamente un respiro universale grazie alle diverse tecniche d’improvvisazione non necessariamente jazzistiche. Con questo album Roy Paci prova a trasmettere i flussi emotivi della realtà che ci circonda che vanno dalle emozioni viscerali e struggenti della sua terra alle asperità feroci di quest'ultimo millennio.
È un succedaneo del jazz di maniera, un laboratorio aperto a contaminazioni disparate e vicino ad un certo tipo di musica filmica, pregna di sonorità acusmatiche. Il sound di CorLeone si caratterizza anche per la mancanza del basso elettrico, nel tentativo di esaltare le frequenze medio-alte per ottenere un sound più tagliente, energico e d’impatto frontale.
Roy Paci: tromba
Andrea Vadrucci: batteria
Guglielmo Pagnozzi: sax contralto
Alberto Turra: chitarre
John Lui: programming, chitarra
Marco Motta: sax baritono