Ricordando la razzia del ghetto di Roma, concerto/spettacolo al Florian Espace
Anche quest’anno torna al Florian Espace l’appuntamento con "Musica nelle Case", un progetto dell’associazione Aria. Con Lorenza Summonte, flauto; Piero Binchi, violino; Alessandro Tenaglia, pianoforte. E con Giulia Basel, Umberto Marchesani, Alessio Tessitore, Anna Paola Vellaccio. Brani da "16 ottobre 1943" di Giacomo Debenedetti e da William Shakespeare, Bertolt Brecht, Primo Levi. Intervento di Enzo Fimiani, docente di Storia Contemporanea.
Nella seconda parte Benno Schnatz introduce la monografia dedicata a Leone Sinigaglia. 'Musica nelle Case' arriva quest’anno alla sua ottava stagione, e con il Florian Metateatro presenta una serata in ricordo del rastrellamento del ghetto di Roma, il 16 ottobre 1943. La retata di 1259 persone, di cui 689 donne, 363 uomini e 207 tra bambini e bambine, quasi tutti appartenenti alla comunità ebraica, effettuato dalle truppe tedesche della Gestapo con la collaborazione dei funzionari del regime fascista. Il protagonista della serata è un artista poliedrico e vitale, Leone Sinigaglia, nato a Torino nel 1868, di origine ebraica e per questo perseguitato dalla polizia nazista che occupava Torino durante il 1944.
Morto all'arresto il 16 maggio 1944. Compositore e grande conoscitore della musica popolare, fa studi musicali a Torino, Vienna e alla fine a Praga con Antonin Dvo?ák, cui si ispira nel lavoro sulla sua musica tradizionale piemontese. Trascrive un'enorme quantità di canti popolari arcaici, circa 500, provenienti dalla tradizione orale, in gran parte raccolti dalla viva voce dei contadini sulla collina di Cavoretto. Ne arrangiò poi alcuni di essi in una versione per canto e pianoforte.