Eugenio Bennato a Roccamorice per la Festa del Ritorno dedicata agli emigranti
Grande attesa per il concerto di Eugenio Bennato in programma lunedì 21 agosto a Roccamorice, all’interno della Festa del Ritorno dedicata agli emigranti, organizzata dal Cram Abruzzo, dal Comune di Roccamorice e dal Club Roccolani di Toronto, presieduto da Ada D’Angelo. In uno dei paesi piu’ suggestivi del Parco Majella, l’artista partenopeo stregherà il pubblico con le sue cantate e ballate popolari, con un concerto in Piazza Belvedere. Un evento da non perdere per sound, ritmi e tanti musicisti e ballerini sul palco.
Un appuntamento, con l’artista di fama internazionale, che ha portato alla ribalta tutta la musica del Sud: con i Taranta Power, gruppo fondato nel 1998, Eugenio Bennato ha calcato la scena, recuperando il senso e lo spirito vitale, ancestrale della taranta e della musica etnografica, in genere. Un cultore della musica, del teatro e di altre forme artistiche, legate alla riscoperta e rivisitazione della musica del Sud: uno dei fondatori della “Nuova compagnia di canto popolare” e dei “Musicanova”, nel 1999, ha fondato la “ Scuola di Tarantella e danze popolari del Mediterraneo” prima scuola in Italia, creata proprio con l’ intento di divulgare, promuovere, far conoscere le tradizioni musicali del sud Italia.
La musica di Eugenio Bennato è passione, memoria, cultura popolare, radicamento, attaccamento alla propria Terra. Suoni magici, evocativi. Tammore, chitarre, mandolini, tamburi. Suoni che si traducono in una gestualità espressiva, in ballate che esprimono le tradizioni musicali del Sud.
“Un'iniziativa per rendere omaggio ai numerosissimi abruzzesi - spiega il presidente del Cram Abruzzo Donato Di Matteo - che alla fine dell’Ottocento, nei primi del Novecento e subito dopo la seconda guerra mondiale hanno lasciato la propria amata terra per cercare fortuna all’estero. Un legame che si consolida ogni anno con iniziative del genere, importante soprattutto per non spegnere le nostre tradizioni e per ricordare sempre la nostra storia”.