Claudio Filippini al teatro Massimo il 16 aprile
Il 16 aprile il pianista Claudio Filippini terrà un concerto per piano solo al Teatro Massimo di Pescara, sua città natale. In quell’occasione eseguirà alcuni brani del nuovo album, 'Breathing in unison'. Un cd che raccoglie il lavoro fatto con il precedente 'Facing North' (2012) e ne fa punto di partenza per questa nuova avventura.
Quasi un’opera unica, nella quale l’unisono non sta solo nel titolo: 'Modern Times #evolutions' è la prima traccia di questo disco, ma anche l’ultima di quello precedente. Così, come un cerchio che si chiude, la fine del precedente lavoro suona come l’inizio del nuovo, perché metaforicamente non c’è niente che si possa diventare senza ciò che si è già stati.
Tra i due album sono trascorsi quasi due anni di lavorazione, passati tra studi di registrazione - i noti Bauer Studios di Ludwigsburg - concerti, tour e un nuovo periodo della vita. Filippini, infatti, nell’arco di questo periodo è diventato padre e l’intera opera è dedicata alla piccola Maia. La title track dell’album, 'Breathing in Unison', è ispirata alla moglie Luisiana e il titolo prende spunto da un verso di una poesia di T.S. Eliot, "A Dedication to my wife".
L’amore è sullo sfondo di ogni brano del disco, ed è da intendersi in senso ampio. “South Michigan Avenue”, per esempio, riporta l’ascoltatore a Chicago, città a cui Filippini è molto affezionato: una passeggiata per la Art Institute, ispirata dalla visione di “American Windows” di Chagall.
L’ultima traccia invece, 'At the dark end of the street', è una reinterpretazione, un brano dedicato a Cristian Panetto, sassofonista di Spoleto che è scomparso proprio quando Filippini stava lavorando al suo disco. Cover e brani originali per questo album realizzato con due mostri sacri come Olavi Louhivuori e Palle Danielsson.