“Padre Vostro” vince il premio come miglior sceneggiatura al Rag Film Festival di Venezia
Riconoscimento internazionale per il film breve diretto e interpretato da Milo Vallone e scritto dallo stesso attore e regista pescarese assieme al giornalista Luca Pompei
Riconoscimento internazionale per “Padre Vostro”, diretto e interpretato da Milo Vallone e scritto dallo stesso attore e regista pescarese assieme al giornalista Luca Pompei. Il film breve ha vinto il premio come miglior sceneggiatura al Rag (Retro Avant Garde) Film Festival di Venezia. In questa edizione della prestigiosa kermesse interazionale, nelle 9 categorie previste per la sezione dedicata ai “film brevi” solo tre sono stati i vincitori italiani: tra questi, per l’appunto, la produzione dell’abruzzese Tam Tam Communications che, in collaborazione con il festival “il Fiume e la Memoria”, ha realizzato quest'opera completamente made in Abruzzo. 'Padre vostro' è tratto da una storia vera e si ispira al racconto “La figliolanza” di Massimo Cortese.
“Il piacere di ricevere questo prestigioso riconoscimento internazionale – dichiara Milo Vallone – mi emoziona particolarmente perché fra i premi che finora alcune giurie hanno voluto attribuire al mio lavoro e alle mie opere, mancava quello espressamente dedicato alla scrittura. Concependo da sempre il mio mestiere come una straordinaria possibilità di comunicare dei contenuti e affidando all’estetica di una qualsiasi messa in scena, sia essa teatrale che cinematografica o televisiva, il ruolo discreto di sostegno e veicolo, mi rende estremamente felice che questo riconoscimento ponga un accento proprio sulla scrittura e dunque su quegli stessi contenuti che ho sempre a cuore nel processo creativo. Oltre a Luca Pompei, con cui da anni condivido gran parte della creatività delle mie opere, non posso non ringraziare tutti gli artisti e i tecnici di questa produzione perché un film è sempre un’opera collettiva e se i vari reparti non lavorano al meglio, una sceneggiatura non riuscirebbe ad emergere”.
E Luca Pompei aggiunge: “Una storia si inventa dal nulla o la si scorge già pronta per essere raccontata. Ecco in questo caso tutto era già stato mirabilmente scritto è bastato svelarne la forma. Una straordinaria storia di paternità come umana responsabilità di condivisione del bisogno, un fatto vero, realmente accaduto che meritava di essere celebrato. È stato un vero onore per me collaborare con Milo Vallone alla scrittura di questa sceneggiatura e un’enorme gratificazione accorgersi di quanto la vicenda del magistrato Lamberti abbia scosso così nel profondo le coscienze di molti, suscitando domande sul ruolo della Giustizia come valore morale e non come semplice strumento di repressione o ancor di più su come va esercitata la funzione di paternità, che sia essa biologica o meno, di fronte a una drammatica esigenza di amore ed accoglienza che non può essere ignorata”.