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Economia

Zone rosse a Chieti e Pescara, la Cna: "Senza indennizzi a rischio migliaia di attività"

In una nota congiunta i presidenti di Chieti, Troilo, e Pescara, Odoardi, chiamano in causa la scelta unilaterale di Marsilio: "Serviva l’assenso del governo". Tale decisione, infatti, non comporta una copertura automatica destinata ai ristori

Sulle zone rosse a Chieti e Pescara si fa sentire la Cna, sottolineando che "senza indennizzi sono a rischio migliaia di attività". In una nota congiunta i presidenti di Chieti, Troilo, e Pescara, Odoardi, chiamano in causa la scelta unilaterale di Marsilio: "Serviva l’assenso del governo". Tale decisione, infatti, non comporta una copertura automatica destinata ai ristori.

"Anche sulla base della precedente esperienza non propriamente felice di fine 2020, operata dal governatore con l’istituzione unilaterale di una “zona rossa” – affermano – sarebbe forse stato il caso di operare scelte concordate con gli organismi nazionali, così da garantire alle attività penalizzate la certezza di un indennizzo economico. Ma evidentemente i disagi di allora non sono serviti di lezione per la scelta di ora, che proprio i numeri dell’epidemia avrebbero consentito di gestire con minor improvvisazione".

Di conseguenza, "adesso la Regione dovrà negoziare con il governo e con la conferenza delle Regioni lo stanziamento di risorse aggiuntive con cui cercare di far fronte a questa nuova emergenza. Senza tralasciare l’individuazione e la ricerca di cifre straordinarie anche nel bilancio regionale". E, a proposito di fondi, Troilo e Odoardi denunciano anche «la lentezza esasperante con cui si sta procedendo all'erogazione dei fondi che la stessa Regione Abruzzo ha stanziato nei mesi scorsi".

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