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Economia Penne

Vertenza Brioni, si riaccende la speranza per i 70 lavoratori che rischiano il licenziamento forzato

Il segretario regionale del Pd fa sapere che ad ottobre ci si tornerà a sedere al tavolo del ministero dello sviluppo economico (Mise): "Bisogna scongiurare i licenziamenti e discutere del futuro dell'azienda"

Ad ottobre si torna al tavolo del ministero del lavoro e dello sviluppo economico e la speranza è quella di salvare i 70 posti a rischio nei tre stabilimenti dell'Area vestina. Lo fa sapere il segretario regionale del Partito democratico Michele Fina. "Grazie alle interlocuzioni con i ministero del lavoro e dello sviluppo economico sulla crisi della Brioni - dichiara -abbiamo ottenuto rassicurazioni che a ottobre verrà riconvocato al Mise il tavolo con azienda e rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, come richiesto dai sindacati”. 

"Stiamo seguendo da vicino la crisi di questa azienda di rilievo nell’area vestina, dove circa settanta lavoratrici e lavoratori che non hanno accettato nei mesi scorsi il percorso di uscita volontaria incentivata, rischiano il licenziamento forzato - spiega il segretario regionale del Pd -. Le lavoratrici e i lavoratori e le loro famiglie vivono nell’incertezza del futuro: a fine anno terminerà la cassa integrazione. Il circolo del Pd di Penne è in dialogo costante con le lavoratrici e i lavoratori e ci sollecita a ottenere risposte. L’incontro è ovviamente un necessario primo passo. I successivi avranno l’obiettivo di salvaguardare le lavoratrici e i lavoratori interessati e innanzitutto scongiurare le uscite forzate. Sarà anche l’occasione  - conclude - per discutere del futuro e delle prospettive di una importante realtà produttiva del territorio”.

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