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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Sindacato Usb Abruzzo lavoro privato: nuova organizzazione territoriale e le nomine dopo il congresso provinciale

La novità principale emersa dopo il congresso che si è tenuto a Pescara il 24 settembre è l'unificazione delle strutture provinciali con la costituzione di un coordinamento unico per le province di Chieti e Pescara ed un altro per quelle de L’Aquila e Teramo

Entra nel vivo la fase congressuale del sindacato Usb Abruzzo con il rinnovo dei coordinamenti provinciali del lavoro privato, avvenuto sabato 24 settembre nella nuova sede Usb e presieduto dal coordinatore nazionale Usblavoro privato Paolo Sabatini e dal coordinatore della confederazione Usb Abruzzo Luigi Iasci.

La prima novità consiste nelle unificazioni delle strutture provinciali con la costituzione di un coordinamento unico per le province di Chieti e Pescara ed un altro per quelle de L’Aquila e Teramo. Per il coordinamento Usb lavoro privato L'Aquila - Teramo confermato Armando Nevoso, e nello stesso sono stati eletti Annalisa Pecorale, Ercole Maccarone, Franco Tancredi e Domenico Lattanzi.

Per quanto concerne il Coordinamento Usb lavoro privato Chieti-Pescara esso sarà guidato da Romeo Pasquarelli che andrà a ricoprire il ruolo lasciato, per problemi di salute, da Fabio Cocco, che dell’USB lavoro privato è stato Coordinatore provinciale e Regionale sin dalla nascita del sindacato. Nominati anche Paolo Spinelli, Roberto Ferrante, Cristina Prisco, Fabio Cocco, Ennio Fontana, Antonio Ciannameo, Siro Pasquini, Annarita Marini, Alessandro Sabella, Gianluca Sabella e Antonio Salerno. Il sindacato ha commentato:

"L’impegno per combattere lo sfruttamento, la precarietà ed il cosiddetto lavoro povero, che spesso si annidano nel mondo degli appalti dei servizi pubblici e non solo, dovrà continuare con ancor più determinazione. Lo sfruttamento dei lavoratori più fragili, ad esempio di quelli migranti, dovrà continuare con un’azione sempre più incisiva perché finche ci saranno lavoratori sfruttati nessun lavoratore sarà veramente libero e purtroppo anche le provincie abruzzesi non sono estranee a questa vera e propria piaga sociale. Il contrasto alle stragi e alle morti nei luoghi di lavoro deve essere uno dei punti qualificanti dell’azione sindacale, come avviene da sempre, e che deve vederci protagonisti nella denuncia, nella richiesta del potenziamento degli Enti di controllo e nel perseguimento dell’introduzione del reato di omicidio sul lavoro per azzerare numeri inaccettabili sotto ogni punto di vista. Ci si avvia ad un inverno, ed un periodo storico, durissimo per i lavoratori che hanno pagato gli effetti della pandemia e stanno già pagando pesantemente gli effetti della guerra in Ucraina: inflazione galoppante, licenziamenti, salari falcidiati dal ricorso ad ammortizzatori sociali, precarietà dilagante, bollette energetiche triplicate"

Fra gli obiettivi da raggiungere il salario minimo di 10 euro l'ora, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, aumenti salariali adeguati all’inflazione reale, abolizione del Job act, reintroduzione dell’art. 18, reintegro di forme di automatismi a protezione della perdita di potere di acquisto dei salari.

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