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Economia

Turismo, Giovannelli (Federalberghi): "Pasqua da sold-out, ma i Comuni devono capire l'importanza di programmare"

Il presidente regionale traccia un bilancio positivo del primo week-end festivo: "Un buon auspicio per la stagione estiva, ma gli enti locali comprendano che il turismo non è l'labergo: è un sistema economico e un indotto creato da tutti gli attori economici"

Una Pasqua positiva che nelle strutture aperte ha fatto registrare nelle gran parte dei casi il sold-out anche grazie agli eventi sportivi che hanno portato su territorio tante famiglie e tanti atleti: il weekend delle festività a livello regionale è sicuramente stato un crash-test importante e rappresenta la ripartenza del turismo post-covi. L'Abruzzo ha dimostrato di avere tutte le carte in tavola per credere nelle sue possibilità con molti enti locali, nello specifico i Comuni, che devono ancora comprendere l'importanza di fare programmazione per rispondere alle esigenze di un turismo breve e variegato in cui il termine “accoglienza” deve tradursi in un turismo che “non è solo l'albergatore, ma un sistema economico e un indotto creato da tutti gli attori economici: dai servizi alla ristorazione fino al turismo interno, quello interregionale e interprovinciale”. Questo, in sintesi, il bilancio e il quadro fatto dal presidente regionale Federlaberghi Giammarco Giovannelli su questo primo weekend festivo: il primo che arriva con l'allentamento delle misure anti-covid e che in parte, non lo nasconde, è stato condizionato dalla guerra in Ucraina, ma che comunque ha dimostrato, ribadisce, l'attrattività dell'Abruzzo meta ideale per quel turismo slow e all'aperto cui proprio la pandemia ci ha fatto riscorire.

“E' un buon auspicio per la stagione dopo due anni in cui il covid ha tenuto tutto bloccato - spiega Giovannelli -. Siamo soddisfatti di aver riaperto e le tante attività sportive che sono in corso, in particolare nella costa teramana e nella Vibrata, hanno portato molte presenze”. A funzionare è il sistema sottolinea: “c'è un abbimento tra weekend, natura ed enogastronomia e questo è fondamentale per costruire progetti turistici di successo e di qualità”. Non tutti hanno riaperto e alcune strutture ospitano i profughi ucraini con gli stranieri che fanno registrare una scarsa presenza “per il timore della guerra, ma i dati che arrivano ci dicono che dobbiamo essere sempre più convinti di noi stessi cosa che abbiamo riscontrato anche alla Bit di Milano” aggiunge ringraziando l'assessore regionale Daniele D'Amario “per aver saputo cogliere le nostre segnalazioni. Ne usciamo come una regione che sta già guardando al futuro e non guarda più al passato. Come categoria abbiamo dimostrato di saperci corciare le maniche anche nei momenti più bui. Abbiamo continuato ad investire, basti vedere le ristrutturazioni fatti e che si stanno facendo con i buonus e gl ulteriori investimenti che si sono generati per l'interno delle strutture". 

L'appello è quindi ai Comuni perché comprendano che un turismo come quello di oggi, fatto di vacanze brevi in cui si vogliono fare esperienze e trovare un'accoglienza capace di soddisfare tutti, dal bambino all'adulto, dall'appassionato di trekking a quello del relax, ha bisogno di una risposta diversa rispetto a quella del turismo tradiazionale. “Abbiamo voglia di stare all'aperto e non di stare al chiuso, abbiamo voglia di divertirci, ma con un certo distanziamento che ormai fa parte della nostra educazione. Se i territori non capiscono che bisogna saper accogliere e rispondere alle esigenze di questi flussi turistici fare il grande salto è difficili. Oggi abbiamo tutto per fare il salto di qualità: chi arriva deve avere tutto a disposizione, compreso personale formato e cordiale capace di indirizzare e dire subito cosa c'è da fare, dove e come”. Per Giovannelli dunque se si pubblicizzano servizi, quelli devono esserci. Se si parla di opportunità di godere delle bellezze naturali, deve essere tutto organizzato perché si porti a casa un'esperienza indimenticabile e in questo senso il ruolo degli enti locali diventa fondamentale.

“Il rapporto umano non è finito, con le Dmc (Destination management companies) Adriatica abbiamo almeno tre Comuni con cui facciamo accoglienza rivoluzionando il concetto di front-office – prosegue Giovannelli che ne è presidente -. Ci sono giovani preparati al front-office che sanno dare le risposte adeguate dando credibilità a ciò che crediamo o tutto diventa un boomerang”. Insomma il weekend di Pasqua è andato bene per il turismo in Abruzzo, ma se si vuole affrontare la stagione e soprattuto destagionalizzare il turismo sul territorio, per il presidente di Federalberghi la rete delle imprese del settore e la capacità degli enti locali di programmare le azioni da portare avanti, sono le chiavi vincenti per far sì che l'Abruzzo diventi davvero un punto di riferimento nel turismo nazionale e internazionale oggi fatto di esperienza, cultura, natura e voglia di portarsi a casa un ricordo che spinga a tornare.

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