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Economia

Targhe alterne a Pescara, commercianti del centro furiosi

Come prevedibile, i commercianti del centro hanno avuto reazioni estremamente negative all'avvio delle targhe alterne in città. "Saldi distrutti, meglio chiudere i negozi per due giorni a settimana"

"Pescara deserta" "Sembra Bagdad" "Saldi distrutti". Sono questi alcuni dei commenti dei commercianti del centro intervistati da Confcommercio, a poche ore dall'avvio delle targhe alterne in città.

L'associazione di categoria fin da subito ha criticato il provvedimento del sindaco Alessandrini che punta a diminuire i valori di polveri sottili in città, minacciando assieme alle altre sigle manifestazioni e proteste eclatanti.

Ecco il parere di alcuni esercenti:

“La città è un deserto e nel pieno del peiodo dei saldi gli incassi sono azzerati. Occorre un immediato dietrofront del Comune o altrimenti Pescara muore. Stiamo anche valutando di non far venire i dipendenti a lavorare giovedì e rimanere chiusi." Vittorio Fascina – Victor Shoes – Via Cesare Battisti

“Pescara sembra Bagdad. Sembre sia scoppiata una guerra o un’epidemia. Così possiamo anche stare chiusi due giorni a settimana. Se il commercio muore anche il Comune rischia di non incassare i tributi comunali”. Dante Baldassare – Bar Ideale – Via Cesare Battisti

“Nelle giornata più bella e luminosa dell’anno, per di più nel periodo dei saldi, ci ritroviamo con la città desolantemente vuota. Se continua così presto troveremo molti commercianti alla mensa di S. Francesco.” Nino Bettini – Capecchi Casa – Corso Vittorio Emanuele

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