L'appello di Strada dei Parchi al Governo: "Sbloccare i 6 miliardi per la messa in sicurezza delle autostrade A24/A25"
Mauro Fabris, il vice presidente di Strada dei Parchi è intervenuto all'Abruzzo economy summit chiedendo lo sblocco dei fondi necessari ai lavori di adeguamento
Sbloccare subito i 6 miliardi di euro per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24 e A25. Lo ha chiesto il vice presidente di Strada dei Parchi Mauro Fabris, intervenuto nel dibattito sulle infrastrutture all'Abruzzo economy summit che si è tenuto all'ex Aurum a Pescara. Quattro miliardi sono derivanti da fondi pubblici e altri due di competenza della concessionaria con l'approvazione del nuovo piano economico e finanziario fermo al 2021.
"Siamo l'unica infrastruttura in Italia che ha tre commissari, due dei quali hanno terminato il loro lavoro, su 280 km di autostrada e nonostante tutto sia stato definito, è incredibile che non si riesca ad avere la decisione Non può esserci ripresa economica senza collegamenti adeguati, in Italia c'è un deficit infrastrutturale di circa 10 miliardi di investimenti all'anno e questo rappresenta una pesante penalizzazione e un costo per le aziende che operano in Abruzzo e in generale nel Mezzogiorno. In Abruzzo oggi l'unica infrastruttura che collega l'Adriatico con il Tirreno è l'autostrada dei Parchi da noi gestita"
Fabris ha aggiunto che il potenziamento della ferrovia Pescara - Roma richiederà tempo e pesanti investimenti, mentre per le autostrade è già tutto chiaro e pronto per diventare operativo, sull'autostrada che percorre i territori a più alto rischio sismico in Italia.
"Ricordo a tutti che se finalmente cominciassero i lavori si creerebbero decine di migliaia di posti di lavoro per i prossimi 10 anni e questo, a prescindere da chi le gestisce, sarebbe una ricaduta importante per tutto il territorio. Continuiamo a sperare che tutto ciò possa essere compreso da tutta la classe dirigente, non solo della politica ma anche delle associazioni economiche. Oggi le infrastrutture sono inadeguate, non servono all'abruzzo per la ripartenza di cui si parla".