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Spiagge piene e tanti turisti, ma senza strutture ricettive niente salto di qualità: il bilancio degli addetti ai lavori

Balneatori, Cna Turismo e Sib-Confcommercio parlano di una bella estate, ma non per tutti tutto ha funzionato e se qualcuno chiede il coraggio di chiudere la riviera nord al traffico, Padovano rilancia: più posti letto con i balneatori a gestire le strutture

Su alcuni punti i pareri sono contrastanti o comunque le opinioni diverse così come le proposte, ma su una cosa sono tutti d'accordo: per la spiaggia di Pescara, da nord a sud, è stata un'ottima stagione che riporta le presenze almeno ai numeri pre-covid con anche la sensazione che un aumento di presenze turistiche straniere ci sia stato con persone arrivate persino da Cina e Giappone. 

E' l'opinione di tre balneatori della città, Sandro Lemme, Marco Schiavone e Vincenzo Petrucci (un piccolo campione per tastare il polso della situazione in attesa dei dati che dovranno essere diffusi dalla Regione) del responsabile regionale di Cna Turismo Gabriele Marchese e del presidente della Sib-Confcommercio Pescara Riccardo Padovano, il più critico sotto alcuni punti di vista e che lancia una proposta per incrementare il turismo nei prossimi anni: attuare una procedura del piano demaniale che consenta ai balneatori di fare attività ricettiva creando, insieme all'università, delle infrastrutture eco-compatibili verticali e vista mare così che i balneatori possano offrire pacchetti vacanze complete ai turisti, pernottamento incluso, anche attraverso collaborazioni con attività diverse, come le cantine. Una soluzione che, sostiene, consentirebbe anche di destagionalizzare perché con un servizio completo che fa capo al settore in molti, ne è convinto, sceglierebbero Pescara anche in inverno. Sì perché per lui a mancare a Pescara sono i posti letto ed è lì che si deve intervenire. “Siamo già in ritardo per il 2023, ma per il 2024 si può fare. D'altra parte – sintetizza – il discoro è questo: se promuovo l'Abruzzo e poi non ho posti per dormire chiudo”.

Al di là del domani sull'oggi Sandro Lemme, storico balneatore della riviera sud, è più che soddisfatto della stagione 2022 e anche del riscontro avuto alle attività culturali, sociali e di avvicinamento dei piccoli bagnanti al mondo del mare, promosse sotto la sua supervisione. Tutti gli ombrelloni prenotati, turisti anche cinesi e giapponesi hanno fatto tappa sulla sua spiaggia e un successo sono stati anche i gelati letterari che si chiuderanno giovedì con circa 120 premiati e che hanno visto la presenza, sulla terrazza dello stabilimento, di circa 1.500 persone a riprova che la cultura si può fare anche sotto l'ombrellone. Una stagione particolarmente fortunata sottolinea: già da metà maggio si è potuto iniziare a godere del mare e i devastanti avvenimenti metereologici che hanno piegato i balneatori in tante regioni, cui esprime la sua solidarietà, non hanno toccato Pescara che si è dimostrata una sorta di piccola isola felice. Lemme sottolinea anche come la Bandiera Blu si confermi un ottimo attrattore turistico purché realmente accompagnata da attività che ne esaltino l'importanza come ha fatto lui, ad esempio, tenendo lezioni in spiaggia ai più piccoli con cui ha rimesso in mare le stelle marine spiaggiate e ancora vive, per insegnare loro l'importanza di preservarlo il mare. Se per Padovano sulla ricettività c'è molto da fare, per lo storico balneatore i b&b, ancora pieni assicura parlando dei tanti che ancora sono in spiaggia, hanno sopperito bene all'esigenza di avere posti letto con la stagione esplosa, sostiene, subito dopo il Giro d'Italia, la conferma del fatto, incalza, che eventi di questa portata alla città fanno bene. Unico punto critico per Lemme i trasporti perché i parcheggi non ci sono. Di qui il suo plauso ai bus navetta messi dal Comune, ma troppo poco pubblicizzati e che, a suo parere, dovrebbero diventare una “normalità” e non un'eccezione. Tanti, assicura, quelli che lo hanno utilizzato.

Positivo il bilancio anche di Marco Schiavone che parla di un agosto che ha permesso di recuperare lo stop registrato a metà luglio quando un'impennata di contagi aveva fatto temere il peggio. Anche per Schiavone i turisti sono aumentati, soprattutto gli inglesi, ma il problema della mancanza di alberghi si sente, afferma. “Dovremmo aumentare le strutture per avere posti letto”. Il clima, conferma, ha aiutato e non poco questa lunga stagione che, in realtà, non è conclusa e sugli eventi che si sono svolti in città esprime un parere positivo sebbene concentrati troppo in centro e praticamente per niente nella zona sud, lamenta. Per questo all'amministrazione chiede per l'anno prossimo di pensarne sia di culturali che di sportivi anche per la riviera sud con la pineta come bene da valorizzare. L'occasione per lui anche per fare un bilancio sulla sicurezza sulle spiagge assicurata anche dall'associazione Angeli del Mare Fisa che guida e che ai più piccoli quest'anno ha rivolto un occhio particolare con un progetto con cui a loro sono state insegnate le tecniche di soccorso base con la volontà, soprattutto, “di creare in loro una coscienza sul valore della vita”. Attività che fanno il paio con il senso della Bandiera Blu che rappresenta “sicuramente un valore aggiunto anche per la tutela dell'ambiente che per noi balneatori è fondamentale”. Insomma anche per lui Pescara ha vissuto una stagione ottima, con spiagge piene e un ritorno alla normalità che fa ben sperare per il futuro.

L'estate è andata bene anche per Vincenzo Petrucci, balneatore della zona nord della città che la difficoltà più grande l'ha trovata, spiega, nel trovare forza lavoro. Un problema a suo dire senza soluzione. Le spiagge sono state comunque affollate e si è lavorato moltissimo anche grazie all'ottimo clima, sottolinea anche lui e se molti pescaresi se ne sono andati in vacanza, tanti turisti stranieri, assicura, hanno occupato gli ombrelloni. Più scettico sulla ricaduta positiva degli eventi sulle attività di mare: “si svolgono in centro non hanno grandi ricadute". Diverso era, precisa, con eventi come l'Iron Man di cui i balneatori sentono la mancanza. Per Petrucci sulla gestione della riviera ci vorrebbe una scelta radicale: chiuderla tutta l'estate rendendola uno spazio da godere passeggiando. “Ce lo insegnano tutte le maggiori attività balneari: dobbiamo toglierci di dosso l'idea che al mare si può arrivare solo in macchina. D'altra parte quando stavano realizzando l'isola pedonale in centro sembrava la fine del mondo, oggi ci sono tantissimi locali”. Anche per Petrucci la Bandiera Blu rappresenta un'attrattiva importante garantendo la qualità delle acque.

Per Gabriele Marchese (Cna Turismo) rispetto alla situazione pre-covid c'è stato un miglioramento con il mare che aveva sofferto i due anni di covid e che invece ha ben recuperato sulla montagna. Un bilancio definitivo senza i numeri che fornirà la Regione non si può fare, aggiunge, ma al di là del bilancio positivo “noi abbiamo dei imiti strutturali che riguardano la scarsa conoscenza della nostra regione. Bisognerebbe recuperare gli investimenti per ammodernare il comparso e lanciare una campagna unitaria che sia istituzionale e privata per farla conoscere nei mercati turistici. Qualche segnale c'è e riguarda più che altro la costa dei trabocchi, ma bisogna fare molto di più” e sì, la Bandiera Blu il suo ruolo lo ha perché assicura qualità ambientale, assenza di barriere architettoniche e servizi.

Infine ancora Riccardo Padovano che oltre a chiedere strutture ricettive per i balneatori e ribadendo che quella che si sta chiudendo è stata una stagione positiva nonostante lo stop della metà di luglio dovuto probabilmente all'impennata dei contagi, dice anche lui, sottolinea quanto il caro bollette abbia comunque messo un freno ai consumi.  rincari, insomma, nella ristorazione in spiaggia il loro peso lo hanno avuto. Agli eventi fa il suo plauso compreso il festival dannunziano che ha portato presenze sul nostro mare anche nel periodo di coda dell'estate, ma per lui quello della ricettività resta il nodo cruciale e i balneatori di questo cambiamento, ribadisce, vogliono essere protagonisti.

Pescara, insomma, promossa, ma con alcuni temi su cui si è rimandati alla prossima stagione. 

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