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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Per i 501 precari della Asl il regalo di Natale è la stabilizzazione: dal governo il "sì" all'emendamento proposto alla politica dalla Cgil

Soddisfatto Massimo Di Giovanni (Fp Cgil), la battaglia è iniziata dieci mesi fa ed è stata vinta grazie all'impegno dei parlamentari abruzzesi che hanno raccolto la voce del sindacato e, sopratutto, quella dei precari: "Uno strumento importante per migliaia di loro in tutto il Paese"

Una battaglia iniziata dieci mesi fa, precisamente a marzo e vinta grazie all'impegno dei parlamentari abruzzesi a testimonianza del fatto che “quando vuole la politica sa fare buona politica”. Così Massimo Di Giovanni (Fp Cgil) commenta l'emendamento proposto dal sindacato e ora approvato dal governo con la garanzia della copertua finanziaria. Emendamento che significa stabilizzazione per migliaia di precarie e precarie della sanità, molti dei quali assunti per fronteggiare la pandemia,

La Cgil è soddisfatta del risultato ottenuto, ma come sottolinea Di Giovanni la gioia è proprio per quei lavoratori e quelle lavoratrici che ora potranno guardare al futuro con occhi diversi: 501 quelli della Asl di Pescara (332 precari assunti per far fronte ell'emergenza covid cui si aggiungono altri 169 unità a contratto determinato).

L'emendamento approvato era stato presentato nel corso di una conferenza stampa aperta ai parlamentari abruzzesi con la richiesta, da parte del sindacato, che si facessero portatori degli interessi dei precari della sanità davanti al governo. Se sulla manovra nel suo complesso la Cgil resta fortemente critica come dimostra lo sciopero generale del 15 dicembre, quella incassata è certamente una prima importante vittoria grazie alla quale si stabilisce la possibilità di maturare i 18 mesi necessari per avere la stabilizzazione al 31 dicembre 2023.

Questi dunque i nuovi requisiti previsti per la stabilizzazione: essere assunti a tempo determinato con procedure concorsuali incluse le selezioni di cui all’articolo 2-ter del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27; aver maturato i 18 mesi al 31 dicembre 2023 con in questi compresi i sei mesi lavorativi maturati dal 31 gennaio 2020 al 30 giugno 2022. Le aziende avranno quindi tempo fino al 31dicembre 2024 per stabilizzare gli aventi diritto in base ai fabbisogni approvati.

Non resta dunque che la votazione della legge di bilancio e la pubblicazione in gazzetta ufficiale perché l'iter sia completato.

“E' uno strumento importantissimo che non vale solo per la provincia di Pescara e l'Abruzzo, ma per tutti, cioè per migliaia di lavoratrici e lavoratori”, ribadisce Di Giovanni che, saputo dell'approvazione dell'emendamento ha subito contattato i deputati abruzzesi, in primis Luciano D'Alfonso (Pd) e Guerino Testa (FdI) per essere certo che la copertura economica vi fosse. Quindi la rassicurazione: non era tra quelli stralaciati proprio perché privi di copertura finanziaria e dunque la riposta positiva che il sindacato, ma soprattutto i precari delle Asl stavano aspettando.

Una battaglia vinta, ma che ora dovrà essere condotta fino alla fine perché ciò che oggi è in legge di bilancio domani si traduca nell'attesa stabilizzazione. Ecco perché, fa sapere Di Giovanni, non appena ci sarà la pubblicazione in gazzetta ufficiale “chiederemo a Regione ed Asl un tavolo per vedere come meglio procedere” e dunque come chiudere al meglio la partita.

Una partita che il 22 dicembre ha visto un altro punto messo a segno come dimostra la delibera firmata dal direttore generale della Asl di Pescara che prevede la stabilizzazione di 79 infermieri. La dimostrazione, conclude Di Giovanni, che quando gli stimoli sono giusti e che quando la politica svogle bene il suo ruolo si possono raggiungere importanti risultati. Insomma per i precari della nostra Asl e per i tanti che in Italia durante il covid si sono messi in prima linea, un bel regalo di Natale che gli era in realtà dovuto. 

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