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Treni Pescara-Milano, Federconsumatori: “Nonostante le carenze vengono soppressi”

Sembra che, con il prossimo cambio dell'orario ferroviario (10.6.2018), il treno Freccia Bianca 8806 in partenza da Pescara alle ore 6 e arrivo a Milano alle ore 11.25, venga soppresso nonostante il fatto che ogni giorno sia utilizzato da centinaia di persone

Sembra che, con il prossimo cambio dell'orario ferroviario (10.6.2018), il treno Freccia Bianca 8806 in partenza da Pescara alle ore 6 e arrivo a Milano alle ore 11.25, venga soppresso nonostante il fatto che ogni giorno sia utilizzato da centinaia di persone. L'allarme viene lanciato da Federconsumatori Abruzzo.

"Un treno che normalmente trasporta oltre 300 persone, e che nei giorni di massima frequentazione è tutto prenotato, dal prossimo mese di giugno non circolerà più da Pescara a Milano - si legge in una nota - Questa soppressione è grave perché i cittadini adriatici già sono costretti a pagare un tributo rilevantissimo al monopolio di Trenitalia lungo la Direttrice Adriatica (DA); non dovrebbe essere possibile accettare questa ulteriore  menomazione. Bisogna sapere che il prezzo del biglietto lungo la DA, a parità di chilometri percorsi, è superiore a quello pagato dai viaggiatori che utilizzano la Freccia Rossa sulla linea ad Alta Velocità. Ci sono perciò cittadini che possono usufruire dell'Alta Velocità pagando prezzi adeguati, mentre lungo la Direttrice Adriatica i cittadini sono obbligati alla Bassa Velocità, pagando prezzi quasi doppi rispetto a chi può viaggiare sui treni ad Alta Velocità".

Se poi si considera che nei periodi festivi l'offerta ferroviaria lungo la Direttrice Adriatica "è già adesso insufficiente (capita spesso che i cittadini non possano viaggiare tra Pescara e Bologna per queste ragioni, e mai che la Dirigenza di Trenitalia effettuasse un treno straordinario per assecondare la domanda di trasporto)", diventa "ancora di più incomprensibile" la decisione di Trenitalia di cancellare il treno Freccia Bianca 8806 da Pescara a Milano.

Se questa è la situazione, si chiede Federconsumatori, perché Trenitalia "invece di aumentare l'offerta (almeno in occasione delle festività) cancella un treno adeguatamente utilizzato? La traccia orario lasciata libera da Trenitalia, RFI pensa di venderla ad altri, oppure resterà inutilizzata?".

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