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Economia

Smart working e digitalizzazione le priorità di Confindustria Chieti - Pescara per tutelare le imprese dal problema Coronavirus

L'associazione delle imprese scende in campo con misure per tutelare anche le imprese durante l'emergenza Coronavirus

Non solo rischio sanitario su cui intervenire in modo deciso, ma anche il rischio di un crollo economico per le imprese abruzzesi e italiane. Confindustria Chieti Pescara scende in campo e fa il punto della situazione per la questione del Coronavirus e delle conseguenze sulla produttività delle aziende di qualsiasi dimensione. Il presidente Pagliuca punta su due fattori per riuscire a mantenere competitive le imprese: smart working e digitalizzazione diffusa.

CORONAVIRUS, NEGOZI E RISTORANTI CINESI IN CRISI

La società, spiega il presidente, vive un paradossi in cui si è tutti iperconnessi ma i modelli lavorativi spesso sono obsoleti ed ormai sorpassati, come nel caso del lavoro a distanza:

Abbiamo forti differenze dell’utilizzo di questo importantissimo strumento, oltre il 50% delle aziende del nord la utilizzano per arrivare a punte minime al sud del 10%.
Ma molto resta da fare nel campo sanitario: l’utilizzo della telemedicina, della teleassistenza, dell’ A.I. e dei Big Data è imprescindibile. Dunque, algoritmi e Data scientist per finire le possibilità di ricostruire gli spostamenti del soggetto colpito dal virus, per determinare con chi altri potrebbe essere venuto in contatto. Per non parlare della possibilità di simulare su un software la capacità del virus di riprodursi. Grazie a potenti computer con grande capacità elaborativa potranno affiancarsi alla chimica dei laboratori simulazioni che accelereranno la comprensione di tutto questo. Il Cineca insieme al consorzio delle università italiane lo sta facendo e così nel resto del mondo. Studiano il comportamento delle proteine che consentono al Virus di replicarsi.

Il direttore Di Giosaffatte sottolinea come vadano limitati i danni causati all'economica dalla diffusione del virus, con un crollo di circa il 60% sul territorio per le prenotazioni turistiche estive, oltre ai problemi anche negli altri settori, come il manifatturiero o quello edile:

Infine, nella grande distribuzione, occorre applicare alle nostre aziende con punti vendita anche nelle regioni a rischio, le norme derogatorie.

Nei giorni scorsi Di Giosaffatte ha inoltre incontrato l'assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, proprio per concertare tutte le soluzioni possibili al contenimento dell'emergenza.

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