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L'iniziativa sostenuta dall'azienda Saquella: "Il caffè espresso italiano diventi patrimonio dell’Unesco"

La storica azienda di Pescara invita a firmare la petizione online riguardante la prestigiosa candidatura

«Il caffè espresso italiano diventi patrimonio dell’Unesco».
La storica azienda pescarese Saquella 1856 invita a firmare la petizione online relativa alla prestigiosa candidatura all’Unesco del caffè espresso italiano a patrimonio immateriale dell’umanità.

A spingere in questa direzione è anche la Saquella 1856.

«Il nostro caffè espresso è cultura, convivialità, unicità», dice Enrico Saquella, titolare di una delle torrefazioni italiane più ricche di storia, con tremila clienti nel mondo e il 60 per cento del fatturato derivante dall'export, «se si dice espresso, si dice Italia. Meritiamo il riconoscimento dell’Unesco. Non abbiamo risparmiato gli sforzi e confidiamo nel supporto degli italiani. Il caffè espresso rappresenta un must italiano nel mondo».

A corroborare l’ambizioso progetto di Saquella, alfiere d’Abruzzo, e di altre importanti aziende italiane è stata indetta, per domani, sabato 26 marzo, la “Giornata nazionale del Caffè espresso italiano”, un fitto programma di iniziative congiunte realizzato dalle comunità che da nord a sud sostengono la candidatura, con una raccolta di firme online a sostegno della Carta dei Valori, dalla modalità semplicissima: basta andare sul link https://www.ritodelcaffe.it/ oppure inquadrare con uno smartphone il QR code posto in basso a sinistra della vignetta di Sergio Staino e seguire le istruzioni. Basta un attimo per un’azione davvero importante. L’annuncio è stato fatto ieri a Roma nel ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per presentare la candidatura Unesco del “Caffè espresso italiano fra cultura, socialità, rito e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli”. Sono intervenuti Stefano Patuanelli, Ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, Sottosegretario per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania e Giorgio Caballini di Sassoferrato, Presidente del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale. 

Si è dato ufficialmente avvio alla sottoscrizione della Carta dei Valori da parte delle comunità emblematiche di Pescara, Torino, Milano, Venezia, Trieste, Bologna, Roma, Napoli, Lecce, Palermo e Modica, che sostengono il corposo dossier della candidatura, presentato su iniziativa congiunta della Regione Campania e del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale. Sono tante le iniziative di sensibilizzazione sui territori, che avranno anche lo scopo di raccogliere le firme per sostenere la candidatura. «A Pescara abbiamo programmato un’attività con gli studenti del liceo Maior», dice Bianca Saquella, che con i fratelli Ilaria e Arnaldo rappresenta la quinta generazione dell’azienda fondata a metà ‘800 dal pioniere Clemente Saquella e che ora può vantare 1.500 tonnellate di caffè tostato all’anno e una sessantina di dipendenti.  “Invitiamo gli abruzzesi a dare un’energica spinta al caffè espresso italiano, un autentico patrimonio».

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