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Economia

Saldi a Pescara, la voce dei commercianti

Ecco i commenti di alcuni negozianti del centro cittadino in merito all'andamento dei saldi 2013 in città

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Nino Bettini – Capecchi Tessuti e Biancheria – Corso Vittorio Emanuele:  “Ho registrato un meno 20% nelle vendite in questo mese di luglio rispetto all’anno scorso. Non si lavora più e c’è poco movimento in negozio. C’è poca disponibilità economica. Le persone tendono a risparmiare il più possibile, non sapendo cosa aspettarsi dal futuro. Il commercio sta attraversando un periodo difficile e, inoltre, sono nettamente contrario a questa proposta di chiudere Corso Vittorio Emanuele perchè sarebbe la fine di decine di attività”.

Grannonico Paola – Tesoro Mio Abbigliamento – Via D’Avalos: “Ho registrato un calo di oltre il 50% nelle vendite rispetto allo scorso anno. Quest’anno assisto ad un fenomeno nuovissimo: pur avendo applicato uno sconto del 70% i clienti che vengono i negozio, chiedono ulteriori sconti. Io ho già ha messo capi invernali nella speranza di catturare l’interesse di qualche turista.”.

Torrieri Silvia – Hacker & Sons – Via Regina Elena: “Nel mese di luglio ho registrato un meno 25%. L’effetto saldo è terminato da un pezzo. Si risparmia e non si spende perché c’è troppa incertezza sul futuro. Oggi è sempre più difficile lavorare nel commercio, non ci arrendiamo, ma credo che prima della fine dell’anno saranno in molti a chiudere la propria attività per sempre ”

Sergio Mazzaferro – Casa del corredo – P.zza Garibaldi: “ Rispetto all’anno scorso registro un meno 15% nelle vendite a saldo in questo primo mese. Il problema è la poca disponibilità economica da parte di molte famiglie. Noi piccoli commercianti stiamo attraversando un periodo difficile perché le spese aumentano mentre gli incassi scendono. Dobbiamo dare la possibilità ai cittadini di tornare a consumare, solo così riusciremo a salvare il commercio.”

Fava Amedeo – Fava Pelletterie – Via G. D’Annunzio: “Ogni anno registro un calo nelle vendite sia nel periodo normale che nel periodo di vendite a saldo. Non va bene. La stagione è iniziata da poco e vendere subito a saldo non porta a dei buoni risultati per noi negozianti.”

Zulli  Gauro – Zulli Sport – Via Firenze:  “In questo primo mese c’è stato un decremento del 5% rispetto allo scorso anno. Già dopo i primi due giorni si è tornati alla normalità. Dobbiamo aspettare ancora tanto per poter  ritrovare dei risultati positivi

Sergio Campli – Clinika – Corso Umberto I: Non potevamo sperare che si sarebbe arrivati fino a settembre con un buon andamento nei saldi. Si spende di meno, si compra solo lo stretto necessario. “

Responsabile vendite – Il Calzettiere – Via Sulmona:  Posso registrare un calo nelle vendite di oltre il 20% in meno rispetto alla scorsa stagione. La stagione è iniziata ora e vendere subito a saldo non va proprio bene dal momento che non c’è guadagno.”

Fascina – Wictor Shoes – Via Piave: La prima settimana si è partiti bene, i risultati sono stati positivi, ma adesso si è tornati alla normalità. Devo rilevare un meno 10% nelle vendite rispetto allo scorso anno. La crisi si fa sentire e i nostri settori dell’abbigliamento e calzature sono tra i più colpiti.”

Simona Cavalazzi – Jeunesse Abbigliamento – Via Nicola Fabrizi: “In questo periodo di forte crisi, dove c’è molta incertezza per il futuro, ho registrato un circa 5% in più nelle vendite rispetto al mese di luglio 2012. E’ un piccolo segnale positivo. Ma ci vogliono comunque segnali forti che aiutano a rilanciare i consumi.”

Zamparelli Ugo – Viale Marconi e Corso Vittorio Emanuele “La mia attività ha registrato un meno 20% nelle vendite a saldo. Il commercio sta attraversando un duro periodo, ormai si deve vendere sempre a prezzo scontato, in più internet ha inferto un duro colpo a noi negozianti. Pescara da parte sua non  aiuta il commercio.  Non si possono chiudere strade se non si creano parcheggi: come possiamo chiedere ai clienti di venire in centro se non trovano parcheggio? E se lo trovano lo devono pagare, quando nei centri commerciali trovano gli stessi servizi con minori disagi? I negozi del centro città sono costretti a chiudere.”

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