Sagre, Confcommercio Abruzzo chiede regole chiare

Il Presidente di Abruzzo Confcommercio, Cav. Lav. Giandomenico Di Sante, ha inviato all’Assessore Regionale allo “Sviluppo Economico”, Dott. Alfredo Castiglione, ed all’Assessore Regionale al Turismo, Dott. Mauro Di Dalmazio, una richiesta di regolamentazione dello svolgimento delle sagre.

L'Associazione chiede dunque agli organi competenti di intervenire attraverso una regolamentazione ad hoc che ponga fine alla concorrenza sleale esercitata dalle sagre paesane nei confronti dei ristoranti e degli esercizi pubblici, come accaduto negli scorsi anni.

Le sagre, spiega Abruzzo Confcommercio, che invadono letteralmente il territorio durante tutto il periodo estivo, devono sottostare ad una precisa normativa che ne regolamenti lo svolgimento. Le sagre, se riferite a prodotti tipici e tradizioni gastronomiche locali, precisa l’Associazione, possono rappresentare una valore aggiunto per l’incremento del Turismo e del PIL regionale.

Mentre i promotori di sagre che offrono un menù di carattere generale per un tempo consistente, che impiegano personale privo di adeguata professionalità, non rispettano in pieno i requisiti di sicurezza ed igienico-sanitari ed eludono i tributi, fanno concorrenza sleale non sopportabile dai titolari di ristoranti e pubblici esercizi che, oltre ad essere sottoposti a norme e controlli specifici, sono oppressi da imposte, tasse e contributi.

Confcommercio propone che il Comune interessato dalla sagra istituisca una Commissione di controllo, che abbia il compito di verificare la tipicità della sagra, l’applicazione delle norme sugli addetti, sulla sicurezza e sulle condizioni igienico-sanitarie. Inoltre l'Associazione chiede che la norma che regolamenta tale materia preveda l'istituzione di un coordinamento regionale per la “calendarizzazione” degli eventi.