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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Anche i ristoratori pescaresi in ginocchio per il caro bollette: "Cerchiamo di sopravvivere ma servono interventi delle istituzioni"

La Fipe Confcommercio Pescara lancia l'allarme per il caro bollette diventato ormai insostenibile anche per i ristoratori che cercano soluzioni tampone a breve termine, ma chiedono interventi a lungo termine del Governo e dell'Europa

Anche i ristoratori della Fipe Confcommercio Pescara, con il presidente Gabriele Armenti, lanciano l'allarme per il caro bollette che sta mettendo in ginocchio il settore dove, senza interventi strutturali e a lungo termine, si rischia una drammatica chiusura di massa delle attvità o l'apertura con orari e giorni ridotti. Da alcuni mesi, spiega Armenti, i ristoratori erano preoccupati per l'aumento dei costi energetici che ha portato all'iniziativa "Bollette in vetrina" per sensibilizzare la popolazione al tema.

"La situazione però negli ultimi due mesi di è ulteriormente aggravata con bollette dell’energia che sono divenute insostenibili per qualsiasi ristoratore e le previsioni sono che due ristoranti su dieci decideranno di chiudere entro la fine dell’anno se non ci saranno interventi a livello europeo o governativo che possano ridurre in maniera consistente i costi dell’energia. Per ora stiamo cercando di tirare avanti studiando, ognuno in base alle proprie esigenze, stratagemmi per ridurre i consumi: alcuni stanno riducendo i giorni di apertura, alcuni addirittura aprono solo nel week-end, molti stanno facendo la spesa giornaliera per usare un frigorifero in meno, altri stanno sostituendo lampadine e attrezzature con quelle di ultima generazione a risparmio energetico. Tutto questo serve però a cercare di sopravvivere arrivando a pagare bollette triplicate anziché quadruplicate ma è di tutta evidenza che non è una situazione sostenibile nel lungo periodo anche perché non possiamo neanche caricare gli aumenti sui prezzi del menu perché il caro bollette incide anche sul portafoglio dei nostri clienti."

A livello locale, la Fipe Confcommerciop cerca di organizzare i gruppi di acquisto dell'energia e uno sportello di consulenza, anche se la vera partita si gioca a livelli istituzionali con il Governo e l'Europa che devono intervenire immediatamente.

"Non bastano i recenti crediti d’imposta previsti dal decreto Aiuti Ter occorre al più presto detassare completante le bollette e prevedere un tetto ai prezzi di gas e elettricità in mancanza dei quali il futuro della ristorazione è seriamente a rischio”.

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