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Economia

Il progetto dell'università d'Annunzio per l'area ex Cofa ammesso al finanziamento degli ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno

Via libera dunque al progetto che donerà un nuovo volto all'ex mercato ortofrutticolo di Pescara

Anche il progetto dell’università d’Annunzio per l'area ex-Cofa di Pescara entra tra quelli ammessi al finanziamento degli ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno.
Ad annunciarlo è il presidente della giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio.

«Il  progetto di Pescara per l'ex Cofa sarà finanziato e questa è un'ottima notizia per la città di Pescara e per l'Abruzzo intero», commenta Marsilio, «che conferma la sua vocazione per la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica. Come avevamo preannunciato, l'emendamento predisposto dal consigliere politico della ministra Carfagna, l'onorevole Paolo Russo, è stato approvato in commissione alla Camera e il testo del "Decreto Aiuti" approda in aula con 200 milioni di euro disponibili per scorrere la graduatoria pubblicata in merito all’avviso pubblico per gli ecosistemi dell'Innovazione. Una graduatoria che aveva già premiato due importanti progetti presentati all'Aquila, dove erano  capofila l'Università e il Gssi, in partenariato con l'amministrazione comunale dell'Aquila. Con questo scorrimento anche il progetto dell’Università di Chieti-Pescara vedrà la realizzazione: progetto che prevede l'insediamento di un grande centro di ricerca scientifica nell'area ex Cofa. Tutti progetti che vedono la Regione Abruzzo partner istituzionale e, nel caso di Pescara, anche come proprietaria dell’area dove verrà realizzato. Con questo programma l'Abruzzo si caratterizza in maniera molto importante verso una vocazione dedicata alla ricerca scientifica e all'innovazione tecnologica. Ricordiamo, infatti, che a questi tre progetti si aggiunge quello recentemente approvato in cabina di coordinamento dell'università di Teramo con i fondi del Pnrr complementare, nel campo dell'agrifood e della sicurezza alimentare e di un altro, di cui sono promotori la stessa università di Teramo e l'istituto zooprofilattico, attraverso i fondi Cis, contratti istituzionali di sviluppo».

Poi Marsilio aggiunge: «Per quanto concerne la Città di Pescara il progetto di recupero dell'area ex-Cofa rappresenta anche la soluzione di uno dei nodi rimasti bloccati per decenni a causa dell’incapacità di programmare e di decidere alcunché, che hanno caratterizzato fin troppo le amministrazioni precedenti. La stretta collaborazione tra la Regione Abruzzo e la città di Pescara, tra la giunta Marsilio e quella di Carlo Masci, sta dando ottimi risultati. In un paio di anni abbiamo sbloccato il progetto di demolizione e ricostruzione di Rancitelli, una periferia che sembrava abbandonata al suo triste destino di emarginazione e di violenza, come centrale dello spaccio, e che oggi verrà riqualificata, e dove nel frattempo sono partiti i lavori di demolizione dei palazzi Ater di via Lago di Borgiano, lavori resi possibili dal recupero delle somme perse per la ricostruzione post-sisma di cui siamo stati protagonisti. Un futuro diverso anche per l'area di risulta, dove presto partiranno i lavori, e al cui interno verrà realizzata la sede unica della Regione, che riunirà tutti gli uffici oggi sparsi nella città di Pescara. Anche questo rappresenta un altro tema su cui da decenni si discute senza esito. A Pescara sono previsti altri interventi per migliorare  il Parco Nord. Per non parlare dello sblocco dei lavori al Porto, di cui è già visibile la sagoma del nuovo molo nord. Una collaborazione concreta che punta al recupero di aree dimesse, alla riqualificazione di aree degradate, con l'obiettivo di rendere più moderni i nostri territori, realizzando obiettivi capaci di rendere i nostri capoluoghi competitivi con le sfide del futuro».

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