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Poste centrali, lo sportello per il ritiro raccomandate e pacchi inaccessibile a disabili ed anziani

Barriere architettoniche insormontabili per disabili e molto faticose per gli anziani che devono recarsi presso l'ufficio per il ritiro di raccomandate e pacchi nell'Ufficio Postale di via Ravenna

Barriere architettoniche che di fatto rendono impossibile l'accesso ad un disabile nell'ufficio ritiro raccomandate e pacchi delle poste centrali di via Ravenna. E' quanto segnala il coordinatore cittadino di Forza Italia Cerolini, che interviene dopo aver ricevuto le lamentele di molti cittadini.

"Una barriera che lascia fuori dall’Ufficio anche gli utenti più anziani, che comunque non riescono a salire, o anche solo le mamme costrette a spostarsi con al seguito i propri bambini in passeggino o carrozzina e che si vedono costrette a chiedere aiuto ai passanti per arrivare fin sopra negli uffici. Sembra che la problematica sia stata segnalata da tempo all’Ente Poste, proprietario dell’edificio, non solo dagli utenti, ma dagli stessi operatori del Servizio che pure si prodigano in ogni modo per abbattere quella barriera architettonica, uscendo anche fuori personalmente in strada per la consegna delle raccomandate ai cittadini che non riescono a salire, azione di grande solidarietà, ma che comunque pare inopportuna in un’epoca in cui è la legge a imporre l’abbattimento delle barriere architettoniche, che non è una facoltà, ma un obbligo, specie per gli uffici aperti al pubblico" ha dichiarato Cerolini, che sottolinea come ci sia un problema legato alla Sovrintendenza che rende complicato inserire uno scivolo o una pedana anche mobile.

Per questo, Cerolini chiede un intervento diretto del sindaco: "A questo punto giriamo la problematica direttamente al sindaco Alessandrini affinchè difenda tale istanza dinanzi ai vertici di Poste Italiane, ripristinando, peraltro, anche il Tavolo di concertazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche in città istituito dal mio assessorato alle Politiche sociali nel 2010 e che vedeva la presenza anche di una rappresentanza delle Associazioni di diversamente abili della città, un Tavolo che veniva convocato per la disamina e la progettazione della rimozione delle barriere già presenti sul territorio e per l’esame delle nuove progettazioni, struttura di cui non abbiamo avuto più alcuna notizia da almeno due anni e mezzo”.

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