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Economia

Anche l'Ascom contro il piano di risanamento acustico: "Uccide tutto il centro e magari domani tutta la città"

La presidente Olivia Chiarolla si unisce al coro di chi chiede di non approvare domani in aula il documento che rischia di fare di Pescara una città dormitorio invece che turistica e commerciale: "E' ora di decidere quale vocazione si vuole dare alla città"

Approvare il piano di risanamento acustico e applicare poi quanto lo stesso suggerisce vuol dire non solo “uccidere” l'economia in piazza Muzii, ma in tutto il centro della città con il rischio di un effetto cascata che potrebbe colpire anche altre zone di Pescara. A sostenerlo è la presidente dell'Ascom Olivia Chiarolla che si unisce al coro delle associazioni di categoria che chiedono di non approvare il documento domani, quando approderà in consiglio comunale. 

“Va in contrasto con una politica di città turistico-commerciale: non può essere di certo a suo favore - afferma Chiarolla -. Dobbiamo decidere se vogliamo essere una città turistica o no. Non è che non siamo favorevoli alle regole soprattutto in una zona di residenti, ma questa situazione c'è e non possiamo far chiudere le attività: compito della politica è trovare un punto d'incontro, ma se fornisci determinati strumenti, come le centraline tutto quanto ciò è indicato come misura di contenimento, è chiaro che un'attività non può resistere”. Una piano che Chiarolla definisce “discriminatorio” perché “va solo a vantaggio di alcuni, ma a discapito di tutti” intendendo con tutti il centro della città e quindi tutte le attività che vi gravitano, sottolineando come già le tante misure di contenimento che sono state attuate per il contenimento della pandemia, abbiano contribuito a desertificare la zona che ora ha bisogno di rinascere. Il piano sarebbe in sostanza, come già sostenuto da Pescara Viva e Confartigianato, il colpo di grazia.

“Quando spegni una cosa così importante la ricaduta è anche su tutti gli altri senza dimenticare che oggi è piazza Muzii, ma domani cittadini di altre zone potrebbero fare esposti con le misure che andrebbero a colpire anche altri quartieri. Quindi cosa vogliamo fare? - incalza la presidente Ascolm – fare di Pescara una città dormitorio?”. Domani il documento approderà in consiglio regionale e a contestarlo ci saranno certamente, spiega, gli esercenti di piazza Muzii cui va il pieno sostegno dell'associazione. “Noi non vogliamo diventare una città dormitorio – ribadisce -, ma vogliamo crescere come turismo e commercio. Non ci sembrano decisioni che vanno in questa direzione, ma in quella opposta”.

Infine un invito rivolto all'assessore Alfredo Cremonese con cui già in passato la Chiarolla si è scontrata arrivando a chiederne le dimissioni. Il 10 agosto in città ci sarà la notte dei saldi, ma l'associazione non sarebbe stata invitata all'ultimo incontro nel corso del quale è stata decisa l'iniziativa: “lo invitiamo a ricordarsi di noi”, conclude.

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