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Lunedì, 11 Dicembre 2023
Economia

Pescara tra i capoluoghi italiani in cui le bollette sono meno salate

Tuttavia si tratta di un caso eccezionale, visto che in termini regionali, l’Abruzzo guadagna solamente una B, insieme alla Campania

Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana ha elaborato per l’Adnkronos, nell’ambito del progetto Pitagora, una speciale classifica che promuove o boccia i capoluoghi e le regioni dove le bollette sono più o meno salate. Sono state prese in considerazione, quindi, le spese riguardanti le utenze di luce, gas e acqua.

A essere premiate, con un rating complessivo da A a AAA, sono state otto regioni e 57 capoluoghi italiani. E tra questi c’è anche Pescara, che si distingue, quindi, tra quelli che pagano le bollette meno care: è in categoria AA.

Tuttavia si tratta di un caso eccezionale, visto che in termini regionali, l’Abruzzo guadagna solamente una B, insieme alla Campania.

Di seguito le province in cui si pagano le bollette meno care. Le più virtuose, contraddistinte con AAA, sono: Alessandria (che ha speso 419,63 euro per energia elettrica, 7.256,21 per gas, 5.320,24 per acqua); Rovigo (rispettivamente 563.034,70, 5.654,34, 71.317,56); Parma (1.506.197,79, 665.219,96, 138.001,25); Palermo (6.766.562,88, 355.730,55, 1.531.928,35); Caserta (688.988,87, 111.212,52, 183.477,56); Pordenone (266.821,64, 9.084,90, 274.204,30); Forlì (2.462.029,56, 196.732,60, 230.233,42); Brescia (4.067.642,72, 44.026,87, 806.130,69); Agrigento (908.221,23, 4.000,00, 281.989,22); Ancona (1.643.356,86, 342.193,46, 273.943,89); Pesaro (2.293.006,17, 164.192,64, 257.465,72); Prato (6.375.630,36, 250.002,47, 238.254,49); Nuoro (455.054,49, 39.291,87, 152.306,04); Livorno (2.627.303,60, 744.283,62, 783.182,18); Catania (5.097.940,96, 213.846,01, 2.501.621,84); Lecce (2.728.461,99, 104.768,04, 464.877,37); Grosseto (2.451.991,40, 178.017,07, 338.417,07); Mantova (1.178.419,60, 135.547,16, 245.956,16); Torino (27.910.269,19, 688.166,39, 4.861.385,63); Siracusa (3.747.647,84, 338.391,28, 526.827,55); Sassari (2.997.175,37, 4.002,55, 1.044.453,46).

Seguono i capoluoghi AA: Trento, Varese, Cuneo, Reggio Emilia, Cesena, Brindisi, Perugia, Cremona, Lecco, Viterbo, Bari, Campobasso, Messina, Arezzo, Taranto, Barletta, Imperia, Biella, Trani, Latina e, appunto, Pescara.

Con A: Modena, Pisa, Padova, Lodi, Belluno, Genova, Caltanissetta, Firenze, Siena, Andria, Roma, Massa, Treviso, Ravenna, Piacenza.

A seguire, con un rating compreso tra BBB e B, si trovano: Lucca, Savona, Ferrara, Como, La Spezia, Benevento, Venezia, Cagliari, Frosinone, Cosenza, Isernia, Monza, Fermo, con BBB; Matera, Rimini, Ascoli Piceno, Macerata, Milano, Udine, Bolzano, Terni, Pistoia, Verona, L'Aquila, Asti, Bergamo, con BB; Teramo, Sondrio, Verbania, Enna, Rieti, Potenza, Pavia, Aosta, Bologna, Trieste, con B. Risultano invece non comparabili per questa voce di spesa i dati di: Avellino, Napoli, Crotone, Foggia, Vibo Valentia, Carbonia, Vicenza, Oristano, Chieti, Reggio Calabria.

Invece, i capoluoghi meno efficienti, dove le bollette sono salate, sono: Urbino, Trapani, Salerno, Vercelli, Ragusa, Gorizia, Catanzaro. Sono le uniche città a ottenere il rating C.

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