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Economia

Patto del mondo delle imprese in vista della nuova Pescara: "Da subito una sola strategia di area per gli eventi"

Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti stringono propongono un manifesto per la nuova città

Da subito una strategia di area per gli eventi. È quello che chiedono Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti quando ci sarà la Nuova Pescara.
Si tratta di un manifesto programmatico, con l’obiettivo ambizioso di sviluppare un percorso comune e condiviso delle associazioni che rappresentano il mondo dell’artigianato, del commercio e della micro impresa e del turismo.

Tutto questo in vista della nascita del nuovo Comune frutto della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, per puntare fin da subito alla elaborazione di strategie comuni, calendari unificati sui principali eventi che riguardano cultura e spettacolo, fiere e manifestazioni che si sviluppano sul territorio. Ma anche su temi e dossier riguardanti assetto del territorio, viabilità, infrastrutture e tutto ciò che investe il futuro di questa area.

Questo l'obiettivo emerso dall’incontro che si è tenuto nei giorni nella sede della Cna provinciale di Pescara, cui hanno preso parte i dirigenti della Cna stessa, della Confartigianato, della Confcommercio e della Confesercenti: con Luciano Di Lorito, coordinatore della Cna provinciale, erano presenti il direttore della Confartigianato, Fabrizio Vianale; il presidente della Confcommercio, Riccardo Padovano; la presidente e il direttore della Confesercenti, Marina Dolci e Gianni Taucci. Incontro che si è chiuso con la rinnovata volontà dei presenti di proporsi insieme ai diversi interlocutori in campo, a cominciare dalle istituzioni e amministrazioni locali con cui sarà avviato un confronto.

«Già da tempo rappresentiamo un riferimento stabile della città sui tanti dossier», spiegano i protagonisti, «ma adesso si tratta di cominciare ad agire e pensare guardando a una realtà molto ampia dei singoli confini del tre comuni, per arrivare a proporre una sintesi che non attenda l’esito formale dei processi di unificazione. Non si può intervenire solo sulle emergenze che si creano di volta in volta in alcune aree del territorio ma occorre ragionare facendo sintesi».
Da qui l’idea di elaborare un manifesto, che facendo leva sui valori legati alle attività produttive che le sigle rappresentano, punti da subito a indicare percorsi e programmi da unificare e condividere: «Per quel che riguarda la promozione turistica, ad esempio», concludono, «occorre da subito lavorare alla programmazione dei tanti eventi presenti, in modo da mettere insieme una promozione coerente e coesa: si tratta di un segmento strategico che va gestito in chiave innovativa e condivisa. Questo metodo deve valere per eventi, fiere, manifestazioni e tutto quello che le tre realtà propongono: la città che verrà deve già avere un suo modo di pensare e proporsi unico. Già da ora».

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