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Riaprire i parrucchieri per il benessere delle persone e per contrastare il lavoro sommerso, l'appello di 2 operatori pescaresi

Per queste ragioni 2 storici parrucchieri di Pescara, Pasquale D'Angelo di via D'Avalos e Carlo Di Blasio di via Dante chiedono che venga considerata attentamente la riapertura delle attività del loro settore

Tornare a contribuire al benessere psicofisico della persona e contrastare il mondo del lavoro sommerso che si sta creando in queste settimane di emergenza da Covid-19 (Coronavirus).
Per queste ragioni 2 storici parrucchieri di Pescara, Pasquale D'Angelo di via D'Avalos e Carlo Di Blasio di via Dante chiedono che venga considerata attentamente la riapertura delle attività del loro settore.

«È importante», spiegano i due parrucchieri che operano da oltre 30 anni, «considerare che l'attività del parrucchiere contribuisce in maniera determinante al benessere psicofisico della persona. Avere  un aspetto curato e in ordine ha un risvolto positivo sull'umore delle persone e questo non può e non deve essere trascurato in un momento come l'attuale nel quale molte persone sono tristi perché si sono viste private da un giorno all'altro, degli affetti, del lavoro, della libertà con una conseguente destabilizzazione del loro equilibrio psichico. Basti pensare al viso gioioso dei clienti quando escono dal nostro negozio per capire perché è necessaria una riapertura immediata. Molte inoltre sono le persone che non vogliono più aspettare, andando ad alimentare il mondo del lavoro sommerso. In questi giorni già si vedono diverse persone perfettamente pettinate in fila al supermercato, hanno tutti il marito o il figlio parrucchiere? Poichè tale situazione non consente il rispetto delle norme igieniche e di sicurezza che potrebbero invece essere adottate in un negozio, e per le altre motivazioni precedentemente addotte, si chiede la ripresa dell'attività il prossimo 4 maggio». 

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