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Economia

Padovano (Sib Confcommercio) dopo l'assemblea regionale sulla legge Bolkestein: "Ora tocca alla politica salvare gli stabilimenti"

Oltre 200 balneatori hanno partecipato all'assemblea regionale che si è tenuta nella sede del Sib Confcommercio, alla quale ha partecipato anche il deputato pescarese di Fratelli d'Italia Guerino Testa

Grande partecipazione ma anche tanta preoccupazione da parte dei balneatori abruzzesi che oggi 16 gennaio si sono riuniti per l'assembla straordinaria organizzata dal Sib Confcommercio, per discutere della direttiva Bolkestein che, fra poco più di un mese qualora entrasse in vigore, rischia di stravolgere il mondo degli stabilimenti balneari e delle concessioni. Abbiamo contattato il presidente del Sib Abruzzo, nonchè presidente di Confcommercio Pescara Riccardo Padovano per capire l'esito della riunione e quali saranno i prossimi passi della protesta dei balneatori, che da anni hanno contestato la possibilità che quella legge europea possa entrare in vigore, spazzando così via decenni di imprenditoria balneare tradizionale, spesso a gestione familiare, che ha caratterizzato le spiagge abruzzesi e quelle di tutto il nostro Paese.

"All'assemblea hanno partecipato tanti colleghi balneatori per un comparto che nella nostra regione rappresenta il cuore dell'economia estiva: parliamo di circa 700 operatori per arrivare ad un movimento di personale di circa settemila unità. Siamo soddisfatti per la partecipazione del deputato Testa, soprattutto perchè ormai il nostro destino è in mano alla politica: e proprio dalla politica che dobbaimo avere risposte certe dopo anni di incertezza, in un periodo economico difficilissimo se si considerano anche i problemi relativi al caro energia che hanno già provocato gravi problemi la scorsa estate e che rischiano di essere ancora presenti, se non in misura addirittura peggiore, in vista della prossima estate. In ballo ci sono anche i fondi Pnrr per gli investimenti sulle coste a difesa dell'erosione delle spiagge e dunque noi imprenditori se vogliamo programmare un futuro sereno dobbiamo capire cosa ha intenzione di fare il mondo della politica".

Padovano poi spiega che il tempo ormai è finito: entro il 26 febbraio la legge Bolkestein va impugnata altrimenti, se dovesse entrare in vigore, non solo si rischia che le concessioni vadano in mano alle multinazionali estere che sicuramente non garantiranno gli standard di qualità ed accoglienza che offrono gli stabilimenti balneari, ma anche una serie di contenziosi infiniti che bloccheranno tutto il comparto. La premier Meloni deve subito scrivere una nuova legge con il codice della navigazione e la gestione delle concessioni demaniali"

Il deputato Testa, a margine dell'incontro, ha dichiarato:

“I balneari abruzzesi e italiani attualmente in balia delle aste volute dall’Unione Europea costituiscono uno dei principali dossier in evidenza del governo Meloni. La Bolkestein è una direttiva sbagliata perché una gran fetta di spiagge italiane libere può essere messa a gara per le concessioni demaniali, mentre va difeso il nostro grande capitale rappresentato dalle 30 mila imprese di balneazione. Siamo al lavoro per delineare, da qui a pochi giorni, il miglior scenario di regole certe per il settore. La misura della proroga della scadenza delle concessioni è intesa non come strumento fine a se stesso ma funzionale all’obiettivo definitivo, di salvaguardia dell’intera categoria”. Testa ha poi ricordato “come il turismo sia stato un grande cavallo di battaglia di Fratelli d'Italia che ha scelto, sin dalla sua fondazione, di organizzare un dipartimento ad hoc e di chiedere alle regioni in cui governa  la relativa delega. Una linea ben chiara, garanzia di una programmazione seria e lungimirante”


 

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