L'indagine di Openpolis sul turismo in Abruzzo: "Numeri buoni ma relativamente bassi, i fondi Pnrr possono dare una spinta decisiva"
Abruzzo Openpolis ha analizzato i dati relativi al turismo in Abruzzo in termini di presenze, di occupazione delle strutture ricettive e dei fondi a disposizione da Pnrr per lo sviluppo del territorio
Il turismo in Abruzzo ha buoni numeri ma ancora al di sotto del potenziale per poter dare un contributo ancora più importante all'economia regionale. A dirlo l'analisi della fondazione Openpolis che ha analizzato non solo l'andamento turistico ma anche i fondi Pnrr a disposizione proprio per potenziare questo comparto, pari a 50 milioni di euro.
"Secondo Eurostat il comparto contribuisce per il 6,2% alla creazione del valore economico aggiunto, il quarto dato più elevato in Unione europea. Per quanto riguarda l'occupazione, invece, è stato rilevato che nel 2022 4,5 milioni di persone lavoravano nel settore. Nello stesso anno, in Abruzzo erano attive 10mila aziende nel turismo, che hanno contribuito al 7,1% del totale degli occupati in regione. Nonostante alcuni operatori abbiano espresso qualche preoccupazione per questa estate, a causa degli eventi climatici estremi e dell’inflazione, sempre Eurostat ci dice che i flussi sono ormai tornati ai livelli pre-pandemici. Nonostante i molti elementi attrattivi presenti in regione (dalle spiagge alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche, al patrimonio artistico-culturale) però la presenza di turisti in Abruzzo è ancora relativamente modesta se paragonata ai numeri di altre regioni."
L'Abruzzo come tutte le regioni italiane tranne il Molise ha visto un aumento di presenze fra il 2021 e 2022 spiega Openpolis:
"Una conseguenza della progressiva ripresa delle normali attività dopo l’emergenza pandemica. L’auspicio è che anche il 2023 possa essere un anno positivo. Da questo punto di vista però occorre sottolineare che l’Abruzzo ha molte potenzialità ancora inespresse. Lo scorso anno, infatti, la regione si è piazzata solamente al 16esimo posto per numero di presenze, con 6,4 milioni di visitatori. Ai vertici c’erano invece Veneto (65,9 milioni), Trentino Alto Adige (52,1 milioni) e Toscana (42,8 milioni). Ci sono comunque degli elementi incoraggianti da questo punto di vista. Ad esempio Eurostat ci dice che, tra il 2014 e il 2019, c’era stato un lieve ma costante aumento nel numero di presenze registrate in regione (in questo caso però il dato riguarda solamente strutture come affittacamere e simili): nel 2019, infatti, erano circa 231mila i turisti in più in Abruzzo, rispetto al 2014. Da notare che anche la disponibilità di posti letto (presso ogni tipo di struttura in questo caso) è stata negli anni in leggero ma significativo aumento. Una dinamica che non ha risentito nemmeno della pandemia. Si è passati infatti dai 112.475 posti letto del 2018 ai 118.241 del 2022. Si tratta di un elemento da non dare per scontato dato che molte regioni a forte vocazione turistica come Veneto, Marche, Emilia Romagna e Calabria nello stesso periodo hanno fatto registrare una diminuzione."
Il Pnrr, spiega la fondazione, può fare da volano per potenziare il turismo abruzzese generando una crescita economica e posti di lavoro:
"Come abbiamo visto, i 51,5 milioni di euro già finanziati per il turismo nell'ambito del Pnrr interessano lo strumento del tax credit (28,3 milioni) e l'attrattività dei borghi (23,2 milioni). A questo si sommano i 56 milioni di euro di investimenti privati, oltre che le risorse del fondo complementare. Andranno dunque sia alle località balneari che ai piccoli centri delle aree interne. A livello provinciale, considerando sia gli investimenti pubblici che quelli privati, la maggior parte delle risorse è andata a Teramo (52,6 milioni). Seguono L’Aquila (35,7 milioni), Pescara (11,6) e Chieti (7,5).
I comuni toccati da questi investimenti sono 57. L’importo più significativo è localizzato a Calascio (L'Aquila), che riceverà 20 milioni per un singolo progetto pilota finalizzato alla riqualificazione della rocca e all’ampliamento dell’offerta culturale. Poi troviamo Alba Adriatica (11,1 milioni di cui 3,4 di investimento pubblico), Giulianova (7,2 milioni di cui 2,8 pubblici), Montesilvano e Pineto (entrambe 5,2 milioni, con rispettivamente 1,8 e 1,6 milioni di investimenti pubblici) e Teramo (4,2 milioni di cui 934mila euro di investimenti pubblici)."
Sono 184 i progetti finanziati per 418 mila euro. Tendenzialmente, più si abbassa l'importo totale del progetto finanziato e più la componente del contributo pubblico diventa rilevante ai fini della sua realizzazione. Con punte che arrivano anche al 90% per gli interventi di importo complessivo inferiore ai 120mila euro.