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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Nuovi centri commerciali, Confcommercio contraria: "Servono altri interventi di sviluppo nelle ex aree industriali"

Il presidente di Confcommercio Pescara Danelli interviene in merito al dibattito riguardante la legge regionale per realizzare nuovi centri commerciali all'interno delle aree industriali dismesse

No a nuovi centri commerciali nelle aree industriali dismesse, dove invece occorre intervenire per creare progetti e soluzioni condivise che portino ad un reale sviluppo del territorio. Il presidente di Confcommercio Pescara Danelli interviene nel dibattito aperto dalla proposta di legge regionale del centrodestra che permetterebbe la realizzazione di aree e centri commerciali nelle zone industriali ed artigianali abbandonate, come capannoni ed opifici.

Danelli ricorda come l'area fra Pescara e Chieti sia già piena di centri commerciali con concentrazioni superiori alla media nazionale, ricordando come tutti i candidati alle elezioni regionali durante la campagna elettorale promisero di attivarsi per evitare nuove aperture:

In base ai dati in possesso di Confcommercio, esistono oggi 123,28 ettari di capannoni dismessi o comunque superfici non
utilizzate e impegnate dalla ZES (Zone Economiche Speciali) per iniziative industriali. In definitiva in questo momento, non è che ingigantendo la grande distribuzione noi affrontiamo e risolviamo la piaga della disoccupazione che attanaglia la nostra regione e incentiviamo i consumi. Noi invece non faremmo altro che asciugare alle famiglie i risparmi, impoverendo le città, i loro centri storici, e i centri cittadini che stanno morendo.

Danelli auspica infine un'ampia convergenza fra tutte le parti in causa coinvolte, in primis le istituzioni, per trovare soluzioni utili realmente allo sviluppo.

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