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Economia

Nuova Pescara, appello di centinaia di manager per la fusione dei 3 Comuni

Il presidente di Federmanager, Florio Corneli: "Il ritardo accumulato danneggia il nostro territorio"

Anche Federmanager Abruzzo e Molise, per bocca del suo storico presidente Florio Corneli, si unisce al coro di voci che auspicano la fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore nell'ente Nuova Pescara.
«Perdere tempo sulla Nuova Pescara è un lusso che il nostro territorio non può permettersi. Perdere altro tempo, per meglio dire, perché il ritardo sin qui cumulato è già eccessivo», dice Corneli. 

Il numero uno di Federmanager Abruzzo Molise ribadisce senza mezzi termini che la fusione di Pescara, Spoltore e Montesilvano nella Nuova Pescara deve essere concretizzata entro i limiti previsti dalla legge regionale 26 del 2018, che ha fatto seguito al referendum consultivo del 2014.

«A causa della pandemia», spiega Corneli, «il termine del primo gennaio 2022 è stato posticipato di un anno. Capiamo bene la gravità dei fatti nazionali e internazionali, ma non possiamo tollerare un ulteriore rallentamento dell'iter di fusione. La melina e l'ostracismo di alcuni politici, finalizzati a impedire il lavoro delle commissioni, deve finire subito anche perché offende i cittadini. È indispensabile, da parte del presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, la nomina immediata di un commissario ad acta per Nuova Pescara».

Federmanager Abruzzo e Molise rappresenta le istanze di centinaia di manager, profili medi e alti che ricoprono ruoli apicali nelle migliori aziende delle due regioni, oltre a tantissimi temporary manager di piccole e medie imprese. «A livello nazionale, Nuova Pescara è sinonimo di modernità e slancio verso il futuro», aggiunge Corneli, «a livello locale, a causa di qualche sabotatore, rischia di essere un’incompiuta. I cittadini devono sapere che il tempo perso rappresenta un danno per la nostra città, l’area metropolitana e l’intera regione. Un danno economico per le risorse finanziarie nazionali non intercettate a causa dell’inerzia politica e un danno, in prospettiva, alla competitività delle aziende, con il rischio di pesanti riflessi a livello occupazionale. Dal ministero dell’Interno abbiamo appreso dell’ulteriore incremento di 6,5 milioni di euro del fondo previsto per le aggregazioni dei comuni. E poi ci sono le risorse del Pnrr. Se non le prenderà Nuova Pescara, finiranno altrove. Noi manager siamo meravigliati dell’inerzia di tanti politici, a livello comunale e regionale, che non vanno a Roma per far valere le ragioni di Nuova Pescara, la più importante fusione di comuni in Italia e in Europa, ma sono arroccati nella difesa anacronistica di interessi e privilegi personali. Federmanager, lo ribadisco, chiede alla Regione un commissario ad acta per Nuova Pescara».

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