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Niente gasolio a costo agevolato per gli agricoltori, l'allarme Cia: centinaia di imprese a rischio

La confederazione denuncia il problema che si traduce nel dover comprare il gasolio a prezzo pieno aumentano di costi di produzione, il presidente regionale Sichetti: "si proceda ad un’assegnazione anticipata provvisoria, anche solo del 50 per cento"

Centinaia di imprese agricole a rischio in Abruzzo: si accumulano ritardi nell'assegnazione del gasolio agricolo e in troppi “non trovano altra via d'uscita che acquistare a prezzo pieno il gasolio con un'inevitabile aumento dei costi di produzione”. A denunciarlo la Cia (Confederazione italiana agricoltori) Abruzzo. “Nonostante i continui solleciti, le segnalazioni e gli interventi già proposti la situazione a distanza di mesi non si è ancora risolta e pare non ci sia la volontà, almeno in tempi brevi, di arrivare ad una definitiva soluzione del problema”, spiega il presidente Cia Abruzzo Nicola Sichetti. Quando va bene, denuncia la Cia, il rilascio dei libretti è di una settimana. “Se segnalano molti casi – fa sapere la federazione - nel corso dei mesi precedenti, dove gli stessi funzionari regionali applicavano in maniera differente le modalità e i tempi per l'assegnazione del carburante, tra province. Casi in cui veniva richiesto all'imprenditore per velocizzare la pratica, di dichiarare il 5% della rimanenza sull'assegnazione dell';anno precedente, situazione non prevista dalla normativa”.

“Ad appesantire la procedura per la richiesta di carburante è l'obbligo di dover dichiarare gli estremi della taratura e copia della taratura per le macchine agricole utilizzate per effettuare i trattamenti in campo o il diserbo, adempimento che viene già fatto in base alla legge regionale che disciplina la materia e che prima non era previsto all'interno della richiesta Uma (Utenti motori agricoli)”, prosegue la Cia Abruzzo che sottolinea come tra l'altro le assegnazioni rispetto a due anni fa siano diminuite. “Chiediamo che si provveda alla risoluzione immediata del problema o quantomeno, se i tempi dovessero rivelarsi troppo lunghi – conclude Sichetti -, che si proceda ad un’assegnazione anticipata provvisoria, anche solo del 50 per cento, in cui le aziende, come nel 2020, possano fare una procedura semplificata direttamente con i distributori dei carburanti per poi rendicontare successivamente e portare avanti il proprio lavoro con un minimo di serenità”. Anche perché aumentare i costi di produzione vuol dire aumentare anche i costi per l'utente finale.

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