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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Masci sull'orario di stop agli alcolici in piazza Muzii: "Diciamo basta al far west" [VIDEO]

In un lungo videomessaggio il sindaco torna sulla diatriba sorta attorno a quello che per lui è un "Assurdo problema. Non è una zona franca dove conta solo il guadagno, servono regole di convivenza"

“Noi diciamo basta al far west”. Finisce così il videomessaggio che il sindaco di Pescara Carlo Masci ha postato sulla sua pagina facebook e con cui torna ad intervenire sulla polemica nata attorno all'orario di stop per la somministrazione degli alcolici all'aperto in piazza Muzii,contro cui i primi a scagliarsi sono stati i titolari delle attività che hanno addirittura celebrato un simbolico funerale della movida qualche giorno fa. Manifesti funebri non apprezzati dal sindaco che il dito lo punta anche contro chi “per bassi e biechi interessi di partito difende e cavalca il 'dagli all'untore'”, un atteggiamento che “da solo – aggiunge il sindaco -, è un chiaro segnale di una politica senza idee incapace di dibattito e di espressione della degenerazione del confronto”. “La Pescara by night deve necessariamente e armoniosamente coesistere con la Pescara operosa che lavora e produce, che ha cura del decoro e dell'ambiente, della vivibilità quotidiana, è la città della bandiera blu che ci qualifica sul panorama nazionale, della spiaggia e del mare invitanti per i turisti di un'offerta museale diventata straordinaria dei grandi appuntamenti dello spettacolo, dello sport e della cultura, della mobilità sostenibile, dei bar e i locali aperti tutti i gironi dell'anno e che non devono necessariamente aspettare di veder sorgere l'alba per abbassare le serrande”.

“La storia di Pescara non può essere raccontata da chi sta facendo di tutto per svilirla - esordisce nel videomessaggio Masci -. La città è patrimonio di tutti non è terra di nessuno. Non è il far west dove ha ragione chi alza di più la voce, dove il dissenso è affidato ad urla con compiacenti sponde politiche e dove si considera normale il linciaggio morale per additare al ludibrio e al disprezzo i presunti colpevoli che poi colpevoli non lo sono affatto”. “Piazza Muzzi, diciamolo una volta per tutte – prosegue -, non può e non deve essere una zona franca nel nome del guadagno ad ogni costo e di una piccola minoranza rumorosa della cittadinanza. Ci sono tanti modi per protestare, ma quello che è stato scelto è sbagliato nella forma e la sostanza. Ci stiamo avvitando di fronte ad un assurdo problema di orari notturni dopo due anni di pandemia che ci hanno piagati in tutti gli aspetti della vita e uno scenario internazionale divenuto improvvisamente drammatico”. “Forse è il momento – dice ancora il sindaco - che qualcuno sia dia una calmata e inizi a ragionare sui fatti per individuare soluzioni logiche ancor prima che legali. La qualità di una città come Pescara non si misura con lo spostamento in avanti delle lancette degli orologi e nemmeno con il pretendere una sorta di 'tana libera tutti' passando sopra ai diritti dei residenti, privilegiando gli interessi di pochi a scapito di una visione complessiva, razionale e funzionale dell'intera città.”. Nel ricordare la vicinanza da sempre dimostrata dalla sua amministrazione al commercio e i locali nei momenti peggiori legati alla pandemia, quello che per Masci è “inaccettabile” non è quella che definisce “irriconoscenza”, ma “i toni e la falsità delle accuse”.

A tutti quindi chiede che tipo di città si vuole: “una a singola vocazione notturna o una multiforme e organizzata che rispetti stratificazioni sociali, commerciali economiche e culturali? Una in caos perenne con le persone in giro alle 3 o le 4 del mattino senza regole e con le bottiglie di ordinanza in mano, oppure una che rispetta le persone che riposano e le vie dove si vive anche di giorno”. “Ma c'è davvero qualcuno che ha a cuore una movida senza regole? Ci sono grandi capitali europee con flussi turistici neppure paragonabili a Pescara dove questi aspetti di civiltà sono acquisiti e totalmente condivisi e nessuno si permetterebbe mai di metterli in forze. Il sindaco è un direttore d'orchestra dove non possono esserci esclusivamente solisti che pretendono di imporsi e di imporsi su tutte le altri parti. Accontentare tutti è impossibile – conclude -, ma scontentare tutti per privilegiare qualcuno è sbagliato e ingiusto quindi è inaccettabile. L'attrattiva turistica fatta di servizi e qualità, non di disarmonie e disagi. Noi dicamo basta al far west – conclude -, chi ha cuore pescare e noi ce l'abbiamo, faccia un passo avanti: questo è importante, questa è Pescara”.

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