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Economia

Mille firme per trasformare Pescara in una città universitaria

Azione Universitaria Pescara ha lanciato una petizione raccogliendo oltre mille firme per chiedere all'amministrazione comunale ed a Tua interventi per migliorare la vità degli studenti universitari in città

Oltre mille firme degli studenti universitari per chiedere al Comune di rendere Pescara una vera città universitaria. Azione Universitaria Pescara presenterà nei prossimi giorni la petizione al sindaco Alessandrini chiedendo di intervenire su 4 punti fondamentali, dopo l'audizione in Commissione avuta nei giorni scorsi.

Gli studenti hanno spiegato: "Le quattro macroaree d’intervento sono l’assistenza: abbiamo ipotizzato l’istituzione di un’Agenzia Assistenziale Universitaria che faccia da mediazione nella ricerca di un alloggio e nella stipula del contratto di locazione, che eserciti un ruolo di facilitatore nella creazione di contatti tra studenti, che garantisca la fruizione gratuita o a prezzi agevolati di strutture sportive. Gli impianti sportivi universitari sono concentrati a Chieti, dunque è chiaro che vanno individuate palestre o strutture disponibili sulla città adriatica. Poi chiediamo la riapertura di una App che collabori con l’Università per informare gli studenti e li aiuti nel gestire il proprio percorso di studi e nell’orientarsi in città. In ultimo pensiamo all’assistenza sanitaria per i fuorisede”. Azione Universitaria ha poi chiesto agevolazioni per gli studenti nel trasporto pubblico".

CASA DELLO STUDENTE AL FERRHOTEL?

Azione Universtiaria inoltre chiede spazi culturali, aggregativi e di studio nel fine settimana, considerando che l'Università è chiusa. Spazi da trovare nella zona sud della città considerando che per ovvi motivi la maggior parte degli studenti vive fra Porta Nuova e la zona di San Donato.

Polemiche infine per l'incontro ed il protocollo firmato dall'assessore Allegrino con i rappresentanti della lista "360 gradi": "Ci saremmo aspettati che, prima della firma, convocasse anche i ragazzi di Azione Universitaria per poi fare sintesi tra le due piattaforme progettuali e iniziare un lavoro unico. Non è accaduto, ma speriamo che l’amministrazione cambi il proprio atteggiamento per proporre un’integrazione al primo protocollo e per iniziare un percorso comune”.

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