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Economia

Maltempo e legge Bolkestein, i balneatori: "Siamo condannati a morte"

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro durante la fiera "Saral Food" riguardante il futuro degli stabilimenti balneari abruzzesi ed italiani. "Servono risposte concrete entro il 2020"

Intervenire con norme e risposte concrete entro il 31 dicembre 2020, data limite in cui entrerà in vigore la direttiva europea Bolkestein che rischia di cancellare gli stabilimenti balneari abruzzesi ed italiani. E' quanto dichiarato dal Presidente Nazionale del Sib/Confcommercio Antonio Capacchione durante l'incontro che si è tenuto nei giorni scorsi nell'ambito della fiera "Saral Food" alla quale hanno partecipato numerosi balneatori abruzzesi e pescaresi.

Oltre alla direttiva Bolkestein, poi, anche la questione dei danni del maltempo e dell'erosione delle spiagge rischia di lasciare in ginocchio un settore cruciale per l'economia regionale e nazionale turistica, e dunque servono risposte ed interventi urgenti a partire dagli enti e soggetti pubblici coinvolti, oltre ad approvare emendamenti e proposte di legge presentate dai parlamentari negli ultimi mesi.

Riccardo Padovano, presidente regionale Sib:

“La partecipazione numerosa al convegno ha ulteriormente stimolato la nostra associazione a portare avanti gli emendamenti presentati cercando di agire sui parlamentari e senatori abruzzesi affinché sostengano bipartisan le nostre proposte.
Infatti in mancanza di una legge di riordino delle concessioni demaniali è difficile prevedere un futuro roseo per gli operatori balneari e in questa battaglia siamo affiancati anche dai Sindaci dei comuni costieri che si trovano in grande difficoltà in quanto si troverebbero di fronte a numerosi contenziosi da dover gestire di qui a breve.
Basti pensare che il Comune di Fossacesia che due anni fa ha messo a bando pubblico tre concessioni demaniali ancora non riesce ad assegnare le stesse a causa della mancanza delle procedure necessarie al rilascio”

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