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Economia

Eccellenze Ud'A: intervista a Fabiano Madonna su big data, marketing e mobile app nell'industria automotive

Laureato magistrale in Economia e Commercio (Metodi quantitativi per l’Economia) nel 2017, attualmente riveste il ruolo di senior data analyst per Wpp, il gruppo pubblicitario più grande del mondo, per il cliente Ford Motor Company

L’università D’Annunzio di Chieti e Pescara si conferma anno dopo anno un ateneo di primo ordine, non solo da ranking nazionali e internazionali, ma anche dalle eccellenze che questo riesce a formare per il mondo del lavoro. Uno di questi è Fabiano Madonna, laureato magistrale in Economia e Commercio (Metodi quantitativi per l’Economia) nel 2017 che attualmente riveste il ruolo di senior data analyst per Wpp, il gruppo pubblicitario più grande del mondo, per il cliente Ford Motor Company, nella sede centrale di Londra. Lo abbiamo intervistato su diversi temi, in particolare i big data e l’impatto che questi hanno sul marketing digitale, le app mobile e in generale sull’industria automotive.

Cosa l'ha spinta ad entrare in una realtà pubblicitaria specializzata nell’automotive?

Mi sono laureato in Economia e Commercio, seguendo un percorso incentrato sui metodi quantitativi di analisi, e ho trascorso il mio secondo anno di magistrale in Germania, dove ho avuto modo di approfondire il marketing applicato all’industria automotive. Questo mi ha consentito di acquisire le competenze necessarie per muovere i primi passi in quel settore, con una prima esperienza in Fca (attuale Stellantis) a Torino e per intraprendere successivamente il mio percorso a Londra, in cui attualmente sono il responsabile Analytics per le app di Ford nel dipartimento Data & Insights di Wpp.

Che ruolo rivestono i big data per la definizione delle strategie di marketing?

Nell'ultimo decennio, l'analisi dei dati ha contribuito a rivoluzionare le modalità di ideazione e implementazione delle strategie di marketing, permettendo ai Brand di veicolare campagne pubblicitarie e messaggi più mirati sui diversi “touch point”, di misurare più efficacemente il loro ritorno sugli investimenti (Roi) e di prevedere le future tendenze grazie ai dati di profilazione degli utenti. Ogni transazione online effettuata, localizzazione, creazione di account, utilizzo di app o visita a siti web contribuisce alla generazione di grandi e variegati dataset. I big data non sono solo un'arma che conferisce alle aziende un vantaggio competitivo, ma sono molto di più. I dati raccontano gli utenti, quindi le persone: i loro comportamenti, credenze, interazioni, linguaggi, viaggi, passioni. Il mondo reale e quello digitale non sono più distinti e il potere che i dati danno alle aziende ha rivoluzionato il processo di marketing e continuerà a farlo, man mano che aumenterà sempre di più la consapevolezza dell’impatto che questi possono avere sul successo delle campagne in termini di lead generation e vendite.

I big data possono contribuire anche al miglioramento delle app mobile? Che ruolo stanno assumendo nell’industria automotive?

Con circa 4 miliardi di utenti in possesso di uno smartphone, il mercato delle app per dispositivi mobili è senza dubbio in forte crescita, e tantissime aziende hanno deciso di investirci, consapevoli dell’importanza che queste rivestono in un mondo sempre più interconnesso. Anche in questo ambito l’analisi dei Big Data assume un ruolo fondamentale, in quanto consente di comprendere l’esperienza dell’utente sull’app, le modalità di interazione con le diverse funzionalità e interfacce, e la loro frequenza. I risultati delle analisi consentono di aggiornare e migliorare l’app, non in modo generico, ma in modo specifico in base alle esigenze della propria audience mobile, sia in termini di funzionalità che di user experience. Inoltre, anche grazie alla diffusione sempre maggiore di veicoli dotati di modem integrati, anche nel settore automotive stanno assumendo sempre di più un ruolo chiave, consentendo ai propri clienti di connettersi tramite l’app con il veicolo e di gestirlo in modo intelligente e intuitivo, offrendo un’ampia gamma di funzionalità: dai comandi a distanza all'ottimizzazione dell'itinerario di viaggio, all'autodiagnosi, all'invio di avvisi sullo stato del veicolo e sui consumi, fino alla ricerca di un punto di ricarica per il tuo veicolo elettrico.

Auto, Covid e cookie: come sta cambiando il marketing automobilistico?

La pandemia ha cambiato il modo in cui viviamo e interagiamo, e le restrizioni hanno costretto tutti a condurre un'esistenza più virtuale, sia a livello personale che professionale. Questo ha avuto un forte impatto su molti settori, compreso quello automotive. I consumatori improvvisamente non hanno più avuto la possibilità di andare nei concessionari e questo ha cambiato il processo di acquisto e ha portato il settore a focalizzarsi in modo significativo sul digitale, dalle vendite e il marketing alla comunicazione e persino agli eventi scelti. Inoltre, la deprecazione dei cookie di terze parti (recentemente posticipata da Google al 2023) e le leggi sulla privacy hanno avuto (e stanno ancora avendo) un impatto anche su come operano i Team di marketing, media e Analytics, che hanno ricalibrato le proprie strategie e analisi dal marketing di massa, caratterizzato da ampi volumi, ad un marketing maggiormente incentrato sull'utente. Inoltre, ora le case automobilistiche stanno concentrando i loro sforzi su nuove forme di proprietà delle auto, connettività, guida autonoma, mobilità condivisa, auto elettriche e servizi in abbonamento e questo aprirà presto a nuove frontiere per il marketing automotive.

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