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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Melilla non vuole alzare le tariffe autostradali: "E' ingiustificato colpire i pendolari"

L'appello del deputato di SI. Negli ultimi 13 anni l'Autostrada dei Parchi ha aumentato i pedaggi del 187%; dal 2009 al 2016 l'aumento è stato del 42,88% a fronte di un aumento dell'inflazione del 10%; l'anno scorso il rincaro fu del 3,45%, il secondo più caro d'Italia

"Ho chiesto una moratoria nazionale al Ministero dei Trasporti e Infrastrutture per evitare nuovi aumenti dei pedaggi autostradali. Siamo a pochi giorni dal 1° gennaio e va impedito un nuovo aumento dei pedaggi che colpisca pendolari, utenti e trasportatori in modo selvaggio e ingiustificato. L'anno scorso su 27 concessionarie autostradali solo 7 hanno ottenuto aumenti, e tra di esse la nostra autostrada dei Parchi (che collega Pescara a Roma, ndr)". Lo chiede Gianni Melilla, deputato pescarese di Sinistra Italiana.

"Negli ultimi 13 anni - afferma - l'Autostrada dei Parchi ha aumentato i pedaggi del 187%; dal 2009 al 2016 l'aumento è stato del 42,88% a fronte di un aumento dell'inflazione del 10%; l'anno scorso il rincaro fu del 3,45%, il secondo più caro d'Italia. Peraltro la nostra autostrada è vecchia e insicura, non ha operato investimenti innovativi a livello energetico installando impianti fotovoltaici come invece ha fatto l'autostrada del Brennero, anch'essa di montagna, non ha nessuna stazione di servizio per il carburante, bar, ristorante e bagni per 100 kilometri da Chieti a Magliano dei Marsi e viceversa, nonostante la ripetuta promessa di farne una nella Valle Peligna".

"Dunque muoviamoci - conclude Melilla - e chiediamo, come ho fatto mesi fa al Ministro Del Rio, di non concedere nel 2017 nessun aumento dei pedaggi a tutte le concessionarie autostradali, compresa la Autostrada dei Parchi. Chiedo a tutte le Istituzioni e alle forze sociali ed economiche di far arrivare in queste ore al Ministro dei Trasporti e al Governo la voce dell'Abruzzo degli operatori economici e dei pendolari che utilizzano l'autostrada per motivi di lavoro o di studio e non possono sopportare altri aumenti dei pedaggi autostradali''.

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