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Economia

Firmato protocollo per formare lavoratori extracomunitari nel settore edile

Aniem, Edilformas, Cna, Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil in cordata con le prefetture e i Cas e Sai: “Così creiamo lavoro e inclusione, rispondendo all’esigenza urgente di manodopera preparata”

Formeranno lavoratori per l’edilizia attraverso l’accoglienza i protocolli d’intesa volti a favorire l'inserimento socio lavorativo dei cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità, con permessi di soggiorno che consentono l'attività lavorativa.
Un’iniziativa unica in Abruzzo sviluppata con grande senso civico, quella che unisce le associazioni imprenditoriali di Aniem Confapi, Cna costruzioni Abruzzo, i sindacati del comparto quali Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, la scuola edile regionale Edilformas Abruzzo nelle sedi provinciali, ai centri di accoglienza straordinaria provinciali, con il prezioso coordinamento delle rispettive prefetture.

L’inserimento avverrà attraverso percorsi formativi gratuiti dedicati e altre misure di politiche attive del lavoro messe a rete tra i Cas e Sai, finanziati dal sistema bilaterale edile tramite Edilformas Abruzzo, tra le prime scuole per attività sul territorio a servizio delle imprese iscritte in Edilcassa. A Teramo il tavolo territoriale per attivare il protocollo è partito a fine aprile, a Pescara decollerà entro maggio.

«Un obiettivo semplice che risponde al bisogno di manodopera formata che hanno le imprese abruzzesi e che crea inclusione», afferma Luigi Pagnini, il presidente di Confapi Aniem Pescara-Chieti, l’associazione nazionale imprese edili manifatturiere d’Abruzzo, attiva in tutte le quattro province abruzzesi, «abbiamo subito trovato la piena disponibilità delle prefetture, che avranno un ruolo di coordinamento e controllo fra le imprese, gli enti di formazione e i Cas, che accolgono gli stranieri in arrivo in Italia attraverso i corridoi umanitari e le altre modalità di ingresso per profughi e migranti. Così come abbiamo subito registrato la disponibilità delle nostre attività ad accoglierli nei cantieri una volta formati, perché mai come in questo momento la domanda di lavoro edile è sproporzionatamente alta rispetto all’offerta. È una sfida, che contiene tante cose, non ultima la possibilità di integrazione e di un lavoro dignitoso e sicuro».

«Il protocollo garantisce l’ingresso di lavoratori formati nei cantieri, esigenza che muove tutte le nostre iniziative di formazione del settore, per fare in modo che sicurezza e competenza siano priorità rispettate sempre», chiarisce Massimo Passalacqua, direttore di Edilformas Abruzzo, il principale ente formativo regionale del settore, braccio operativo di Confapi Aniem, «a queste si aggiunge il fattore umanitario e solidale: daremo agli stranieri che entreranno nel protocollo innanzitutto una formazione tecnico-edile di base prevedendo aule impostate al solo scopo di favorire l’apprendimento con una formazione prettamente pratica, rilasciando nel contempo il corso base di primo ingresso in cantiere. Cantiere dove oggi c’è tecnologia, innovazione, sostenibilità e dove è necessario entrare con una preparazione per evitare rischi e per imparare un mestiere che resta, perché la domanda è altissima. In Italia la manodopera edile ha un bisogno di 100.000 unità, in Abruzzo ci sono oltre 2.000 posti potenziali a disposizione: è un lavoro duro, che non tutti riescono o vogliono fare, per questo abbiamo coinvolto i migranti, offrendo loro possibilità concrete e di qualità per mantenersi con stipendi attualmente di tutto rispetto superiori ad altre tipologie contrattuali».

«Una sfida avvincente e utile con un’enorme funzione sociale», conclude Giovanni Panza, segretario generale Feneal Uil Abruzzo e vicepresidente Edilformas Abruzzo, «quella anche ambiziosa di formare soggetti che vengono da paesi sfortunati con l’obiettivo di creare occupazione e professionalità che mancano al settore. La cordata è importante e motivata, il percorso sarà una scoperta continua e nuova che darà a ognuno qualcosa di concreto». «L’Edilformas già da un paio di anni ha sviluppato una specifica esperienza formativa a favore dei migranti», aggiunge Silvio Amicucci Ioannone, segretario generale della Fillea Cgil Abruzzo e Molise e consigliere Edilformas Abruzzo, «e lo ha fatto con grande spirito e impegno attraverso la nostra bella e qualificata Scuola Edile, scommettendo sulla qualificazione del settore attraverso l’innovazione tecnologica. Da qui l’idea di andare oltre, di generare percorsi di facilitazione e di inserimento lavorativo nel settore attraverso dei protocolli di sinergia con istituzioni ed enti del territorio».

«Siamo orgogliosi di essere fra le poche regioni in Italia ad aver avviato il tavolo territoriale del protocollo», dichiara Giancarlo De Sanctis, segretario generale Filca Cisl Abruzzo e Molise, «si tratta di un’iniziativa che ha una forte rilevanza non solo in tema di inserimento lavorativo, ma anche sul fronte dell’inclusività sociale, dell'autonomia economica e dalla tutela da l'allontanamento da forme di sfruttamento e di illegalità a cui i soggetti interessati sono esposti a causa della loro condizione. Lavorando, invece, potranno acquisire una professionalità concreta e duratura e rispondere alla grande esigenza di manodopera sentita nell'edilizia regionale da un paio di anni a questa parte».

«È un progetto bellissimo perché considera i migranti una risorsa vera», dice Silvio Calice, coordinatore regionale Cna Abruzzo, «da un lato c’è l’accoglienza, dall’altro c’è il fatto che la nostra società va verso un rifiuto di questo tipo di lavoro e c’è una carenza da colmare che diventa fabbisogno lavorativo. Non è una via facile, perché devono affrontare difficoltà per riuscire a rispondere a tale offerta, prima fra tutte la lingua, ma è nobile, perché attraverso questo processo si acquisiscono meglio diritti e doveri, opportunità più dignitose che consentono loro di integrarsi e divenire manodopera in grado di lavorare subito e in sicurezza».

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